Li hanno ribattezzati i 'guardiani
alati' di Pompei: Aria, il falco, e Gianna, la poiana. Da due
anni il loro compito - sulla scorta di un innovativo progetto di
falconeria - è quello di proteggere gli Scavi di Pompei da uno
dei peggiori nemici delle rovine: i piccioni. Il guano dei
colombi, infatti, corrosivo e ricco di acidi, rappresenta una
grave minaccia per gli affreschi e i delicati reperti
archeologici. Per questo, due anni fa si è deciso di affrontare
il problema in modo ecologico e sostenibile arruolando due
rapaci addestrati.
L'idea alla base del progetto è semplice quanto efficace:
sfruttare l'istinto di sopravvivenza dei piccioni. I rapaci, con
i loro eleganti e potenti voli, simulano delle vere e proprie
cacce, innescando nei piccioni una paura istintiva e naturale.
La presenza di questi predatori, anche solo per brevi periodi, è
sufficiente a scoraggiare le colonie di uccelli dal nidificare e
sostare nelle aree archeologiche.
E Gianna e Aria dominano i cieli di Pompei, incutendo timore
nei piccioni. Con risultati più che soddisfacenti: si è
registrata infatti una significativa riduzione della presenza di
piccioni. Inoltre l'impiego di questi predatori naturali ha
permesso di evitare l'utilizzo di sostanze chimiche o
dispositivi rumorosi con benefici per l'ambiente.
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