"Il Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha reso al Consiglio dei ministri un'informativa in merito alle consultazioni elettorali regionali e al turno autunnale di elezioni amministrative per il rinnovo dei Consigli Comunali sciolti per infiltrazioni o condizionamenti della criminalità organizzata. Il Consiglio dei ministri ha espresso la raccomandazione alle Regioni di evitare la frammentazione degli appuntamenti elettorali e di convergere verso un'unica data di voto". Lo riferisce il comunicato di Palazzo Chigi al termine della riunione.
Per individuare la data del voto in Umbria, Emilia Romagna e Liguria sarebbero in corso contatti tra le Regioni e tra queste e il Ministero dell'Interno.
A causa delle questioni tecniche legate alle procedure elettorali per l'Umbria risulta impraticabile fissare le urne a ottobre, come la Liguria per la quale quella rappresenta la scadenza limite. La data più probabile resta quindi il 17 novembre, con l'Emilia Romagna, ma potrebbe essere valutato anche l'1 o il 2 dicembre. La Regione guidata da Donatella Tesei, centrodestra, non ha comunque ancora fissato il giorno del voto.
Emilia-Romagna delusa, avanti sul 17 novembre
La Regione Emilia-Romagna è rimasta delusa dalla proposta del governo di trovare un accordo fra Regioni sulla data dell'election day. In ambienti della Regione, infatti, ci si aspettava dal governo una proposta concreta sulla data, che dopo l'assenso delle Regioni si trasformasse in un decreto con la forza di superare i vari ostacoli normativi. L'Emilia-Romagna ritiene dunque pressoché impossibile che le tre regioni possano accordarsi su una data senza l'intervento del governo e la macchina organizzativa va avanti per votare il 17 e 18 novembre.
La situazione sembra dunque complicarsi e più passa il tempo più diventa difficile trovare una soluzione visto che l'Emilia-Romagna ha infatti fissato le regionali per il 17 novembre, la Liguria per il 27 ottobre, mentre per l'Umbria non ci sono ancora indicazioni ma ha già fatto sapere che è tecnicamente impossibile votare a ottobre in concomitanza con la Liguria. Il governo, nei giorni scorsi, ha informalmente sondato i vertici della Regione per capire se ci fosse l'intenzione di anticipare le elezioni al 27 ottobre, ma in quel caso sarebbe rimasta fuori l'Umbria.
"Non è un Election Day se vanno al voto due regioni su tre - aveva detto ieri la presidente facente funzione Irene Priolo - senza l'Umbria non ha senso. Quale sarebbe il valore aggiunto. Per cambiare la data ci deve essere una richiesta formale del governo che ci chiede di spostare il voto e deve essere giustificata dal fatto che si vada tutti in quella direzione".
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