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Il Papa è partito per l'Asia e l'Oceania. 'I migranti mi stanno nel cuore'

Il Papa è partito per l'Asia e l'Oceania. 'I migranti mi stanno nel cuore'

Fino al 13 in Indonesia, Papua Nuova Guinea, Timor-Est e Singapore

CITTÀ DEL VATICANO, 03 settembre 2024, 07:01

Redazione ANSA

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Papa Francesco © ANSA/EPA

Papa Francesco © ANSA/EPA

Papa Francesco è partito oggi per il suo viaggio in Asia sud-orientale e in Oceania, il 45/o del suo pontificato, che porta a 65 i Paesi visitati dal Pontefice. Prima di raggiungere l'aeroporto di Fiumicino, Bergoglio ha incontrato a Santa Marta circa quindici clochard accompagnati dall'elemosiniere Konrad Krajewski.

Durante il suo viaggio - il suo più lungo con 12 giorni di durata e 32.814 km di percorrenza -, il Pontefice visiterà quattro Paesi: Indonesia, Papua Nuova Guinea, Timor Est e Singapore. Sull'aereo papale, che domani mattina atterrerà a Giacarta, ha ricevuto in dono da un giornalista una torcia usata dai migranti per segnalarsi in mare in caso di naufragio. Il Pontefice, commosso, ha ringraziato molto e ha commentato: "grazie per quello che voi fate per raccontare le storie dei migranti. Mi stanno nel cuore".

Nelle due settimane tra Asia e Oceania, Bergoglio affronterà temi cruciali e molto sentiti tra cui il dialogo e la coesistenza pacifica tra fedi diverse, la ricerca di armonia in una molteplicità di culture, la custodia del creato minacciato dalla crisi climatica, la vicinanza e il sostegno a Chiese giovani e minoritarie (tranne nella piccola Timor Est, ex colonia portoghese, reduce dalla guerra di indipendenza dall'Indonesia, che col 98% della popolazione ha la maggior quota di cattolici al mondo).

L'Indonesia è invece a sua volta il Paese col maggior numero di musulmani sul pianeta. Francesco pronuncerà in tutto 16 discorsi, tutti in italiano tranne i quattro a Timor Est, che saranno in spagnolo. Il viaggio si concluderà venerdì 13 settembre con la visita a un gruppo di anziani e malati, l'incontro interreligioso con i giovani e la partenza da Singapore per Roma, con arrivo previsto a Fiumicino alle 18.25.    

"La prima speranza che Papa Francesco porta nel cuore è quella dell'incontro - ha spiegato in un'intervista il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin -: incontrare personalmente le popolazioni dei Paesi che visiterà. Si tratta, in altre parole, di declinare ancora una volta il tema della vicinanza, della prossimità che tanto caratterizza lo stile del suo pontificato e del quale i viaggi apostolici sono una rilevante espressione: vicinanza per ascoltare, vicinanza per farsi carico delle difficoltà, delle sofferenze e delle attese della gente, vicinanza per portare a tutti la gioia, la consolazione e la speranza del Vangelo".

"Per costruire la pace - ha sottolineato - è necessario sforzarsi di assumere quegli atteggiamenti che ogni viaggio apostolico propone: incontrarsi, guardarsi negli occhi e parlarsi sinceramente. L'incontro diretto, se ispirato dalla ricerca del bene comune e non da interessi particolari e, alla fine, egoistici, può fare breccia anche nei cuori più insensibili ed induriti e rendere possibile un dialogo rispettoso e costruttivo".

I 12 giorni del Papa in sud-est Asia e Oceania

apa Francesco parte oggi per il suo viaggio in Asia sud-orientale e in Oceania, il 45/o del suo pontificato, che porta a 65 i Paesi visitati dal Pontefice.

Quattro saranno quelli toccati da Bergoglio in questo suo itinerario ai Tropici tra Asia e Pacifico, il suo più lungo viaggio internazionale con 12 giorni di durata e 32.814 km di percorrenza: Indonesia, Papua Nuova Guinea, Timor Est e Singapore.

I temi principali: il dialogo e la coesistenza pacifica tra fedi diverse, la ricerca di armonia in una molteplicità di culture, la custodia del creato minacciato dalla crisi climatica, la vicinanza e il sostegno a Chiese giovani e minoritarie (tranne nella piccola Timor Est, ex colonia portoghese, reduce dalla guerra di indipendenza dall'Indonesia, che col 98% della popolazione ha la maggior quota di cattolici al mondo). L'Indonesia è invece a sua volta il Paese col maggior numero di musulmani sul pianeta. Francesco pronuncerà in tutto 16 discorsi, tutti in italiano tranne i quattro a Timor Est in spagnolo.

Di seguito il programma.
Il Papa parte questo pomeriggio alle 17.15 da Fiumicino con destinazione Giacarta, dove atterrerà alle 11.30 di domani ora locale (in Italia le 6.30). Dopo l'accoglienza in aeroporto da parte del ministro per gli Affari religiosi, il Papa si trasferirà in Nunziatura dove incontrerà un gruppo di poveri, senzatetto, rifugiati.

Mercoledì 4 settembre, alle 9.30 locali (le 4.30 italiane) la cerimonia di benvenuto al Palazzo presidenziale, seguita dalla visita di cortesia al presidente della Repubblica, quindi dall'incontro con le autorità e la società civile, e dall'incontro privato in Nunziatura con i confratelli gesuiti. Nel pomeriggio alle 16.30 (le 11.30 in Italia) l'incontro in Cattedrale con i vescovi e il clero, poi quello con i giovani di Scholas Occurrentes nella Casa della Gioventù.

Giovedì 5 settembre a Giacarta, l'incontro interreligioso nella Moschea Istiqlal, quindi quello con gli assistiti dalle realtà caritative e, nel pomeriggio, la messa allo stadio.

Venerdì 6 settembre Francesco lascerà l'Indonesia per la capitale di Papua Nuova Guinea, Port Moresby, dove atterrerà alle 18.50 locali (le 10.50 italiane), con la cerimonia di benvenuto in aeroporto.

Sabato 7 settembre, a Port Moresby, alle 9.45 locali (l'1.45 in Italia) la visita di cortesia al governatore generale - Papua fa parte del Commonwealth e il capo dello Stato è quindi re Carlo d'Inghilterra - seguita all'incontro con le autorità e la società civile, e nel pomeriggio dalla visita ai bambini di strada e disabili presso la scuola Caritas e dall'incontro nel santuario mariano con i vescovi e il clero di Papua e delle Isole Salomone.

Domenica 8, dopo la visita del primo ministro in Nunziatura e la messa allo stadio di Port Moresby, il Papa si trasferirà a Vanimo per l'incontro con i fedeli della diocesi e quello privato con un gruppo di missionari, rientrando in serata nella capitale.

Lunedì 9 settembre, dopo l'incontro mattutino con i giovani allo stadio, Francesco lascerà Papua per Timor Est, atterrandovi alle 14.10 locali (le 7.10 italiane). Nel pomeriggio, nella capitale Dili, sono in programma la cerimonia di benvenuto al Palazzo presidenziale, la visita di cortesia al presidente della Repubblica e l'incontro con le autorità e la società civile.

Martedì 10, sempre a Dili, il Pontefice in mattinata visiterà i bambini con disabilità in una scuola cattolica, incontrerà i vescovi e il clero nella Cattedrale e incontrerà privatamente i confratelli gesuiti alla Nunziatura. Nel pomeriggio la messa nella spianata Taci Tolu, dove celebrò anche papa Wojtyla.

Mercoledì 11, dopo l'incontro con i giovani a Dili, il Papa lascerà Timor Est per Singapore, atterrandovi alle 14.15 locali (le 8.15 italiane), incontrando poi nel pomeriggio i confratelli della Compagnia di Gesù.

Giovedì 12 a Singapore, la cerimonia di benvenuto nella Parliament House, la visita al presidente della Repubblica, l'incontro con primo ministro e quello con le autorità e la società civile. Nel pomeriggio la messa allo Stadio nazionale. Il viaggio si concluderà venerdì 13 settembre con la visita a un gruppo di anziani e malati, l'incontro interreligioso con i giovani e la partenza da Singapore per Roma, con arrivo previsto a Fiumicino alle 18.25.

l Papa a Mattarella, 'pace e prosperità per l'Italia'

"Nel momento in cui mi accingo a compiere il viaggio apostolico in Indonesia, Papua Nuova Guinea, Timor Orientale e Singapore, mosso dal desiderio di incontrare i fratelli nella fede e tutti coloro che, in quelle nazioni ricche di valori umani e spirituali, sono stati testimoni di comunione solidale e di dialogo anche in tempi e situazioni segnati dalla prova, mi è gradito rivolgere a Lei, signor presidente, e al caro popolo italiano l'espressione del mio beneaugurante saluto che accompagno con cordiali auspici di pace e di prosperità". È il telegramma di saluto inviato da papa Francesco al presidente Sergio Mattarella, lasciando l'Italia per il suo viaggio in Asia e Oceania.

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