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Il monito di Mattarella: "I morti sul lavoro sono una offesa alla coscienza collettiva"

Il monito di Mattarella: "I morti sul lavoro sono una offesa alla coscienza collettiva"

Gribaudo: "Non si può morire così, i lavoratori morti a Brandizzo potevano essere salvati"

ROMA, 12 settembre 2024, 13:25

Redazione ANSA

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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella - RIPRODUZIONE RISERVATA

 "Le morti e gli incidenti sul lavoro sono una intollerabile offesa per la coscienza collettiva". È il messaggio di Sergio Mattarella per la presentazione della relazione della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, a fronte del tragico incidente ferroviario di Brandizzo del 30 agosto 2023. "La sicurezza nel lavoro - aggiunge - è condizione necessaria per rendere effettivo il diritto fondamentale e inalienabile alla salute che non può trovare limiti nella mancanza o nella inadeguatezza di misure idonee a rendere il lavoro e i luoghi ove si svolge sani e privi di pericoli. Non sarà mai sufficiente l'impegno a questo scopo delle istituzioni e delle parti sociali". 

 

"Le morti e gli incidenti sul lavoro - scrive il presidente della Repubblica - sono una intollerabile offesa per la coscienza collettiva. Svolgere un'attività che concorra al progresso materiale o spirituale della società non può e non deve implicare rischi per l'integrità degli individui". "La sicurezza nel lavoro - si legge - è condizione necessaria per rendere effettivo il diritto fondamentale e inalienabile alla salute, tutelato dalla Costituzione, che non può trovare limiti nella mancanza o nella inadeguatezza di misure idonee a rendere il lavoro e i luoghi ove esso si svolge sani e privi di pericoli". "Non sarà mai sufficiente - prosegue il testo - l'impegno a questo scopo delle Istituzioni e delle parti sociali. La Relazione della Commissione d'inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia potrà offrire un significativo contributo di conoscenza e analisi. Nel rinnovare vicinanza ai familiari dei caduti nella tragedia ferroviaria di Brandizzo, alcuni presenti all'odierna iniziativa, rivolgo sentimenti di solidarietà alle vittime e ai familiari di tutti gli incidenti sul lavoro".

"Come ho più volte sottolineato, è inaccettabile che si possa morire o restare menomati nello svolgimento del proprio lavoro". Lo ha detto il presidente della Camera Lorenzo Fontana. "A questo scopo - ha aggiunto - è indispensabile pianificare con accuratezza le attività lavorative, erogare al personale addetto una formazione di qualità e sottoporre ogni singolo processo operativo a rigorosi controlli, anche mediante l'utilizzo di dispositivi tecnologici. Le indicazioni contenute in questa Relazione sono dunque in grado di offrire al Parlamento proposte di interventi normativi e prospettive di indirizzo politico-amministrativo per evitare che simili sciagure si ripetano in futuro".

"In merito alle cause le indagini sono ancora in corso. Alcune certezze, però, le abbiamo. Ad esempio, siamo certi che quelle persone, in quel momento, non dovevano stare sui binari. Non si può morire così" Lo dice la presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta a fronte del tragico incidente di Brandizzo, Chiara Gribaudo durante la presentazione della Relazione sull'attività della Commissione. "Alcune delle soluzioni che avrebbero potuto salvare la vita ai lavoratori sono già utilizzate nel nostro paese non solo in altri settori industriali, ma addirittura, e penso alla rilevazione di ostacoli, di serie nelle automobili".

Aversa alla Camera: 'Basta subappalti, sono condanne a morte'

"Siamo qui per gridare giustizia. Ce li hanno ammazzati". È il messaggio alla Camera di Oto Aversa, fratello di Giuseppe, una delle cinque vittime nell'incidente ferroviario di Brandizzo. "È ora di dire basta ad appalti e subappalti perché sono la condanna a di tanti lavoratori", dice alla presentazione della Relazione della Commissione d'inchiesta sulle condizioni di lavoro. "Chiediamo che il governo intervenga il più tempestivamente possibile a cambiare le leggi e attuare quelle esistenti e monitorare con disciplina e autorevolezza che ciò che è accaduto a mio fratello e i suoi colleghi non si verifichi più", è il suo appello.

Mai più Brandizzo, 14 proposte dalla Commissione d'inchiesta

Da strumenti tecnologici per la sicurezza sul lavoro con incentivi come quelli di Industria 4.0 a una valutazione periodica delle competenze delle persone. Dal coinvolgimento dal basso dei lavoratori a controlli con punteggi per le aziende e criteri premianti per quelle virtuose. Fino al miglioramento del whistleblowing e dei processi di affidamento delle gare. Sono quattordici le proposte di intervento per evitare il ripetersi di incidenti sul lavoro come quello di Brandizzo del 30 agosto 2023 in cui hanno perso la vita cinque operai sui binari. La Commissione parlamentare d'inchiesta sulle condizioni di lavoro le ha indicate nella relazione che la presidente Chiara Gribaudo ha presentato alla Camera alla Sala della Regina. Sebbene il comportamento umano sia stato considerato la causa principale del tragico incidente ferroviario, si legge nel testo, "è necessario considerare tutti gli aspetti che portano le persone a disattendere le norme prefissate, compresi i vincoli orari, i vincoli contrattuali che non sempre permettono alle aziende in appalto di poter operare con la necessaria serenità".

La relazione della commissione si presenta come "un punto di partenza" per una esame sempre più approfondito sulla sicurezza sul lavoro che possa portare a "compiute proposte legislative" da sottoporre al parlamento "che racchiudano il senso delle migliori pratiche. La commissione indica due "concetti chiave" che "debbono fungere da ratio sostanziale dei provvedimenti e dei correttivi legislativi": la cultura della sicurezza e il clima della sicurezza. Segnala l'importanza di una "cultura informata" che si basi su: la cultura della segnalazione, che consiste nell'incentivare la segnalazione di eventuali errori, incidenti mancati e situazioni o comportamenti anomali; la cultura dell'imparzialità, volta ad evitare un approccio colpevolizzante nei confronti di chi segnala; la cultura della flessibilità, che porta alla responsabilizzazione dei lavoratori più esperti nelle attività di controllo; e infine, la cultura dell'apprendimento, innestata sul modo in cui i lavoratori interiorizzano le lezioni apprese.

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