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Il M5s al Pd: 'Diventi testardamente pacifista'

Il M5s al Pd: 'Diventi testardamente pacifista'

Conte: "Non siamo filoPutin". Con Fratoianni alla marcia di Assisi

ROMA, 20 settembre 2024, 19:56

di Giampaolo Grassi

ANSACheck
Giuseppe Conte - RIPRODUZIONE RISERVATA

Giuseppe Conte - RIPRODUZIONE RISERVATA

   Il M5s spinge sul tasto pacifista e mette nel mirino il Pd per i voti in Ue sulla guerra in Ucraina. Lo ha fatto implicitamente il presidente Giuseppe Conte, che ha contestato gli europarlamentari italiani favorevoli all'utilizzo delle armi occidentali nel territorio russo: fra loro c'è anche qualche dem ribelle, che ha disatteso la linea del partito. E lo ha fatto esplicitamente la vicepresidente del M5s, Chiara Appendino, riferendosi al voto generale sulla risoluzione che ha ribadito il sostegno militare dell'Ue a Kiev, votata quasi compattamente dal Pd: "C'è chi dice, e mi riferisco ovviamente alla segretaria Elly Schlein, che bisogna essere testardamente unitari, io le dico che noi siamo testardamente pacifisti. Non per una questione elettorale ma per una questione di buon senso".

    Il parallelo sta passando da Bruxelles ad Assisi, dove è in programma la marcia della pace. Da giorni Conte ha annunciato l'adesione del M5s e che parteciperà di persona: "Facciamoci sentire, alziamo la testa - ha scritto - Fermiamo insieme questa deriva bellicista". Anche per Alleanza Verdi Sinistra ci sarà uno dei leader, Nicola Fratoianni: "Non vogliamo assuefarci all'orrore quotidiano delle guerre e della violenza da Gaza all'Ucraina - ha postato - E' giunta davvero l'ora che i governi, a partire da quello italiano, la smettano di aumentare le spese militari ed inizino a dare risposte alle troppe diseguaglianze e povertà crescenti". Il Pd parteciperà con una delegazione, di cui farà parte la coordinatrice della segreteria Marta Bonafoni.

    L'eco del voto a Bruxelles sarà nell'aria. "Il Parlamento europeo apre la strada all'utilizzo delle armi occidentali nel territorio russo - ha scritto Conte sui social - Vogliono portarci in guerra con la Russia? Siamo a un passo dal baratro. Il M5S si è schierato nuovamente contro, compatto, convinto".

    Non solo il M5s. Hanno votato contro anche tutte le altre delegazioni italiane, sia quelle di centrodestra sia quelle di centrosinistra, seppur con qualche defezione nel Pd e in Fi. Ma alla fine il testo è passato lo stesso. Diversa la dinamica sul voto finale per ribadire il sostegno militare a Kiev, con i "sì" di FdI, FI e Pd e i "no" di Lega, M5s e Avs. "Abbiamo visto il Pd votare di nuovo per la guerra - ha commentato la vicepresidente 5s Appendino - Io penso che abbia perso un'occasione per dare un segnale importante per la pace".

    In Ue, l'area del Pd che si è smarcata dalla linea ufficiale del partito sull'uso in territorio russo delle armi che l'occidente fornisce all'Ucraina è quella riformista, che ha votato a favore mentre il Nazareno è contrario. E infatti è stato un riformista, il senatore Filippo Sensi, a rispondere alle stoccate del M5s. Sensi ha condiviso un post che parlava degli emendamenti presentati a Bruxelles dal M5s, "alla risoluzione europea sul sostegno all'Ucraina: No armi e supporto militare a Kyiv, condanna del neonazismo nelle forze armate ucraine". E poi ha aggiunto un suo commento: "Senza vergogna".

    Al festival di Open, a Milano, Conte ha precisato: "Noi non siamo filorussi, siamo amici della Russia ma non filoputiniani, che nessuno abbia a fraintendere la nostra battaglia per la pace, non significa che non abbiamo condannato un'aggressione da condannare in violazione di qualsiasi principio del diritto internazionale. Combattiamo questa strategia delle armi a oltranza e dell'escalation militare, ma che nessuno abbia a fraintendere". 

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