Una visita che dedicherà grande attenzione ai temi economici, al futuro dell'Unione europea con la formazione del "nuovo esecutivo Ursula", alla guerra in Ucraina e al ruolo di Berlino nel traino dell'industria europea. E che si fa precedere da una grande sintonia tra Giorgia Meloni e il cancelliere Olaf Scholz sul tema dei migranti diventato centrale nel dibattito politico europeo.
Mentre Mattarella arrivava a Berlino per una importante visita di Stato in Germania, palazzo Chigi diffondeva una nota sui contenuti di una telefonata tra Meloni e Scholz nella quale, appunto, si sottolinea il dialogo esistente tra Roma e Berlino sull'emergenza migranti: "il Cancelliere Scholz - si legge - ha illustrato alla premier le ragioni alla base della recente decisione tedesca di reintrodurre i controlli di frontiera con gli Stati membri confinanti e le ulteriori iniziative introdotte dalla Germania per contrastare gli arrivi irregolari. E' stato concordato di mantenere uno stretto raccordo sul tema anche in vista dei prossimi Consigli Europei, con l'obiettivo di consolidare il nesso tra dimensione interna ed esterna della politica migratoria UE, rafforzando in particolare le politiche in tema di partenariati con i Paesi di origine e transito dei migranti, ritorni, lotta ai trafficanti di esseri umani e migrazione legale".
Le relazioni bilaterali sono da anni ottime e, al di là dell'immigrazione irregolare, questa volta il presidente della Repubblica non potrà non considerare la crisi che sta vivendo il gigante europeo, drammaticamente fermo a crescita zero. Dati economici allarmanti che preoccupano l'Italia la cui economia è indissolubilmente legata a quella tedesca. Il made in Italy ne soffre e le esportazioni da mesi già segnalano cali evidenti in diversi settori a partire dalla componentistica.
Mattarella presenterà domani nei colloqui con il presidente Frank-Walter Steinmeier e il cancelliere Olaf Scholz dati diversi, quelli italiani, che seppur non entusiasmanti disegnano un'economia che ancora si muove. La crescita zero tedesca sta però influenzando al ribasso l'intera eurozona e colpisce più duramente i Paesi che hanno il maggior interscambio commerciale, come l'Italia.
La prima economia europea è in difficoltà economica quanto lo è politicamente il governo del socialdemocratico Olaf Scholz alle prese con venti di crisi per le sempre meno velate minacce del partito liberale democratico di uscire dall'esecutivo. Non mancherà anche un'analisi del vento di destra che soffia in Germania dove gli estremisti di Afd continuano a crescere interpretando il disagio di buona parte dei cittadini. Proprio in quest'ottica possono anche essere lette le scelte del socialdemocratico Scholz di dare una stretta all'immigrazione irregolare ripristinando i controlli alle frontiere con la conseguente chiusura di Schengen per sei mesi.
Infine l'amicizia Mattarella-Steinmeier porterà ad un ulteriore gesto di riconciliazione italo-tedesca per il passato nazista della Germania. Con un passo fortemente simbolico i due presidenti prenderanno insieme un volo da Colonia, seconda tappa della visita in Germania, per atterrare a Bologna. Da lì, domenica 29 settembre, andranno insieme a Marzabotto, uno dei luoghi di una strage nazista. Per non dimenticare gli orrori del passato ma anche per confermare il legame ormai indissolubile tra Roma e Berlino.
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