/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Boccia: 'Denuncia surreale, da Sangiuliano prove della mia innocenza'

Boccia: 'Denuncia surreale, da Sangiuliano prove della mia innocenza'

Intervista al Centro': 'Nessun ricatto. Violata la mia privacy, la vittima non è lui'

ROMA, 03 ottobre 2024, 09:41

Redazione ANSA

ANSACheck
Maria Rosaria Boccia - RIPRODUZIONE RISERVATA

Maria Rosaria Boccia - RIPRODUZIONE RISERVATA

"In questa vicenda mi sono data una regola. Io non voglio più parlare, a meno che non sia obbligata a farlo, e purtroppo è accaduto più volte, perché si scrivono falsità che colpiscono la mia immagine al punto da costringermi a difendermi". E' quanto afferma Maria Rosaria Boccia in una intervista a Luca Telese sul 'Centro'.

Stasera sarà anche a PiazzaPulita: "Per un motivo semplice - spiega - con una scelta che considero surreale, Sangiuliano ha denunciato, lui che denuncia me". Molti, le viene sottolineato, leggendo quella denuncia hanno trovato raccontati molti fatti inquietanti che sembrano credibili: "Solo a chi non conosce la realtà. Le bugie si demoliscono molto facilmente, altre sono delle cantonate quasi comiche, frutto temo di analfabetismo digitale. Gli ottimi magistrati che giudicheranno adesso hanno in mano le prove che confermano per filo e per segno la mia versione".

Prove che secondo l'imprenditrice sarebbero state fornite da Sangiuliano stesso: "Il sequestro di tutti i dispositivi digitali. Lì ci sono le nostre chat, i messaggi che lui mi ha inviato e che lui ha usato per la sua denuncia, non io. Ma adesso, per fortuna, i magistrati le leggeranno in integrale". Scopriranno "che se c'è una vittima, in questa storia sono io! Penso che consultando i dialoghi integrali, quelli da cui il ministro si dichiara minacciato, si metteranno a ridere".

Boccia commenta la fotocaricatura di Sangiuliano 'incinto', uscita su un sito prima delle indiscrezioni, che secondo le accuse proverebbe un ricatto da parte sua: "Su Google ho trovato e screenshottato l'autore della burla - risponde - È un signore che non avevo mai visto né conosciuto, e basta leggere la didascalia per capire che si riferisce alle cosiddette gaffes da ministro: 'Il ministro in attesa di partorire l'ennesima c...ata'".

"Metà della denuncia - dice ancora Boccia - poggia sulla tesi che l'intervista di Marianna Aprile e lei sia parte preponderante della presunta minaccia al corpo politico. Il giorno prima dell'intervista a La7 Sangiuliano sottoscriveva una lettera di diffida che mi inibiva dal diffondere qualsiasi materiale o citazione che lo riguardasse, la raccomandata l'ho ritirata alla posta qualche giorno dopo. La lettera è del 5, spedita quando Sangiuliano era ancora ministro". Il dialogo però andò in onda venerdì 6, ricorda anche Telese: "Al termine della registrazione ci avete comunicato che secondo l'Ansa Sangiuliano stava rassegnando le dimissioni. Quindi quando l'intervista è andata in onda lui era un privato cittadino. Quindi zero reati e minaccia a 'corpo politico'".

"Il giorno prima della sua intervista al Tg1 - racconta ancora - Sangiuliano mi chiamò e mi disse riferendosi a chi non voleva la mia nomina: 'Non farmelo ripetere al telefono, tu conosci bene il motivo. Tu sai perché!'. In quella lunga telefonata del 3 settembre, il giorno prima del Tg1, Gennaro non ebbe il coraggio di dirmi che avrebbe parlato di me e di fatti personali al Tg1. È lui che ha parlato della mia persona violando la mia privacy. Le sembra che fosse lui la vittima? Io non avevo detto una parola in pubblico su di lui".

"In quella telefonata ero delusa dal suo comportamento. Lui diceva; siamo entrambi vittime. Soffriva per la satira, le battute, e diceva che eravamo diventati entrambi dei bersagli. Disse una cosa grottesca: 'Mi seppellirò nell'ultimo ufficio della Rai. Farò l'archivista nella redazione Regioni in mezze maniche. Mi ritiro in convento'. E poi: 'imparerò il cinese, e andrò a fare il cameriere in un ristorante a Pechino'".

"Ma poi c'è la perla - prosegue Boccia - Diceva che avrebbe comprato un telefonino e che avrebbe dato il nuovo numero solo a me. Il giorno dopo questa drammatica richiesta di aiuto si presentava davanti agli italiani e affermava di averla lasciata e spiegava: 'Giorgia Meloni ha respinto le mie dimissioni'". Colpire Meloni? "Mai! Perché dovrei?" Paura della denuncia? "Nessuna paura. Per tutti i motivi che le ho detto no: zero timori e fiducia piena negli ottimi magistrati inquirenti".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza