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Giorgetti: 'Dire ai banchieri di fare sacrifici non è una bestemmia, lo ridirei'

Giorgetti: 'Dire ai banchieri di fare sacrifici non è una bestemmia, lo ridirei'

Il ministro ad un evento di FdI: 'C'è stata una grandissima polemica, li devono fare tutti, anche loro'

ROMA, 11 ottobre 2024, 12:26

Redazione ANSA

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Il ministro dell 'Economia Giancarlo Giorgetti - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il ministro dell 'Economia Giancarlo Giorgetti - RIPRODUZIONE RISERVATA

"C'è stata una grandissima polemica e travisamento dei fatti sulla storia dei sacrifici: davanti ad un consesso di banchieri e finanzieri ho detto che i sacrifici dovevano farli tutti, anche loro. Non mi sembrava una bestemmia. Ha suscitato un dibattito incredibile, però davanti ad una platea di banchieri ripeterei esattamente la stessa cosa". Lo ha detto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti intervistato in videocollegamento all'evento di FdI 'Far crescere insieme l'Italia'. 

"Sono stato tanti anni all'opposizione, è bellissimo stare all'opposizione, ma chi sta al governo ha la responsabilità di fare le cose. Noi le tasse le abbiamo ridotte" ha aggiunto, ricordando il taglio del cuneo: "l'abbiamo fatto noi, adesso lo rendiamo strutturale. Rispondiamo con i fatti". Il ministro ha poi spiegato che "martedì 15 è la data in cui dobbiamo mandare alla Commissione europea il Dpb, il Consiglio dei ministri approverà questo. Per il 20 ottobre potremo presentare" la manovra, "che quest'anno partirà dalla Camera".

In manovra, ha aggiunto, "ci saranno anche dei ritocchi sulle entrate, tra virgolette a chi se lo merita, ma vedrete che le persone fisiche e le imprese non hanno niente da temere. "Quando siamo arrivati al governo abbiamo trovato un paese con enormi potenzialità ma che arrivava da situazioni eccezionali, prima il covid poi il post covid, un periodo un po' drogato per misure e situazioni che dal Superbonus al Reddito di cittadinanza hanno sicuramente spinto i consumi e l'economia ma portato un po' al disastro la finanza pubblica. Il deficit del 2022 era all'8%, siamo riusciti a portarlo al 3,8%: il sentiero per un sana finanza pubblica è avviato. "Un altro elemento è che anche il mitico spread, sintomo della credibilità di un governo, è sceso di 100 punti", ha aggiunto

Infine Giorgetti ha sottolineato che "sarà una manovra equilibrata che metterà a tacere anche tutte queste polemiche totalmente gonfiate e astruse che abbiamo visto in questi giorni, che fanno parte del dibattito politico ma che aggirano il problema". "Il nostro obiettivo principale era confermare il taglio del cuneo fiscale e contributivo: riusciremo a farlo, lo renderemo strutturale. E ricordo che per i redditi fino a 35mila euro ha significato un risparmio medio di 100 euro al mese: qualcosa che non si vedeva tanto tempo. Continueremo nella politica di interesse per la famiglia e i figli, perché il tema denatalità e dell'inverno demografico è il problema dei problemi per questo paese, anche in termini economici e di tenuta del sistema. Faremo dei tagli, dei tagli significativi, cioè faremo fare dei dei sacrifici - se qualcuno non si offende - a ministeri e enti pubblici", ha aggiunto.

"Abbiamo scritto nel Psb che allineeremo le accise, lo dobbiamo fare per gli impegni europei sul gasolio, considerato un sussidio ambientalmente dannoso. Non abbiamo scritto 'incrementiamo', abbiamo scritto 'allineiamo', perché ridurremo le accise sulla benzina e aumenteremo quelle sul gasolio, ma gradualmente con un impatto che praticamente non sarà neanche percepibile'. "Francamente - credo che l'utilizzo vocabolario non più di moda - 'allineiamo' non è esattamente 'incrementiamo'. E gli autotrasportatori non c'entrano assolutamente niente, perché gli autotrasportatori, che si sono inalberati inseguendo i pifferai che puntavano su questo, hanno un sussidio ad hoc che non è toccato da questo tipo di allineamento", ha aggiunto.
   

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