"Non c'è un clima di pressione, se poi loro pensano che la riforma del Csm e del separazione delle carriere sia una forma di pressione, è un atteggiamento completamente incomprensibile e irrazionale". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenuto in collegamento a Casa Corriere in relazione ai rapporti tra Governo e magistratura. "Io ho sempre ricevuto i rappresentanti dell'Anm - ha aggiunto - ma dobbiamo ricordare che le prime espressioni severe nei confronti del Governo sono arrivate da alcuni magistrati e l'Anm invece di prendere posizione rispetto ad affermazioni improprie, li ha difesi. Credo che in qualsiasi altro Paese del mondo una simile situazione avrebbe creato uno scandalo enorme".
"La separazione delle carriere è nel programma del governo ed è un dovere del governo proporla, i cittadini ce l'hanno imposta, non è negoziabile, avverrà. Ma non la si faccia coincidere col pericolo che il pm venga sottoposto al potere esecutivo. Nella riforma è scritto chiaramente che il magistrato resterà autonomo ed indipendente". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio .
"Siamo tutti solidali con chi riceve minacce di morte" come è accaduto alla giudice Silvia Albano. "Io quando indagavo sulle Br ne subivo quotidianamente. Ma la critica più severa" alle decisioni dei magistrati del tribunale di Roma che non hanno convalidato il trattenimento dei richiedenti asilo in Albania "arriva dalla risposta che ha dato una componente della stessa Corte europea di giustizia che ha detto che di quella sentenza nessuno ha capito nulla in Italia, riguarda episodi completamente diversi". I magistrati romani "hanno fatto decreti a stampone ed hanno interpretato come hanno voluto la sentenza della Corte, ma la definizione di Stato sicuro è di pertinenza esclusiva dello Stato". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervistato nell'ambito del CasaCorriere festival. "Sono stato invitato al congresso di Magistratura democratica e intendo andarci.
Sono il primo ad auspicare una conciliazione, ma anche di più di una conciliazione. Una serenità di rapporti come quella che è sempre stata auspicata dal Presidente Mattarella, ma bisogna essere in due per avere una situazione di armonia". Così si è espresso il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenuto in video collegamento a Casa Corriere, rispetto ai rapporti tra Governo e magistratura. "Io so - ha proseguito - che alcuni politici hanno usato parole molto forti nei confronti di alcuni magistrati, ma alcuni magistrati hanno usato parole violentissime nei conforti dei politici. Io vorrei che progressivamente si arrivasse a una situazione per cui i magistrati non criticassero le leggi, se non per il profilo tecnico, ma non sotto il profilo del merito".
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