"Nel momento in cui adotti un codice
anglosassone, la separazione delle carriere è una conseguenza
inevitabile, altrimenti il sistema si inceppa. E il sistema da
noi si è inceppato". Così il ministro della Giustizia Carlo
Nordio al Salone della Giustizia a Roma, precisando che il
governo "non si sente affatto accerchiato dai giudici. La
grandissima parte dei miei ex colleghi - ha aggiunto - fa bene
il proprio lavoro, anche troppo, facendolo in silenzio".
Secondo il Guardasigilli, in questi anni "vi è stata una
seconda fase di 'Mani pulite', in cui per una retrocessione
della politica, la magistratura ha di fatto occupato questo
posto e da quel momento molte decisioni politiche sono state
influenzate dalla magistratura, che si è permessa di criticare
le leggi". In un Pase ideale, sostiene Nordio, "i magistrati non
dovrebbero criticare la legge e i politici non dovrebbero
criticare le sentenze. Ma dopo 'Mani pulite' questa situazione
si è capovolta. Ora bisognerebbe capire chi per primo debba fare
un passo indietro, ma visto che questa esondazione è partita
dalla magistratura sarebbero loro a doverlo fare".
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