Dopo il decreto fiscale e prima della manovra arriva il Milleproroghe a integrare parte delle misure care ai partiti di maggioranza ma che finora non hanno trovato spazio. C'è il rinvio, molto discusso, dell'obbligo di assicurazione anti-catastrofi per le imprese, e c'è il rinnovo, molto atteso, delle causali meno rigide per i contratti a termine. Tra il rinvio delle multe per i no-vax, chiesto dalla Lega già in passato, e quello della consulta dei tifosi, chiesto dal senatore di Forza Italia Claudio Lotito in diverse occasioni, sono parecchie le norme del decreto che arriverà lunedì sul tavolo del Consiglio dei ministri.
L'atmosfera non sarà delle migliori, visto che le tensioni tra i partiti di maggioranza non accennano a scemare: nelle stesse ore in cui il vicepremier Matteo Salvini ricorda al collega Antonio Tajani, scettico sul golden power su Unicredit-Bpm, che non è lui il titolare dell'Economia, la Lega attacca la spinta al concordato, fortemente voluto dal viceministro di Fdi, Maurizio Leo. "Troviamo sbagliata nel merito e nel metodo la pioggia di lettere che l'Agenzia delle entrate ha riversato sui contribuenti italiani per contestare ipotetiche anomalie, con l'obiettivo di indurli ad aderire al concordato preventivo biennale, indipendentemente dal loro merito fiscale", attacca la Lega che rilancia la rottamazione quinquies "chiesta a gran voce dai cittadini" ed esclusa, per il momento, proprio dal responsabile del dossier fisco, il viceministro Leo. Intanto, archiviato definitivamente il dl fiscale, con il Milleproroghe lunedì arriveranno una serie di altre misure ad ampio raggio. Quella più sensibile è forse lo slittamento al 31 marzo dell'obbligo di assicurazione anti-catastrofi per le imprese, approvata ormai già dalla legge di bilancio dello scorso anno. Dava alle aziende un anno, cioè fino al 31 dicembre, per stipulare una polizza, e adesso il termine slitta di altri tre mesi, con il sollievo delle imprese che da sempre protestano per il nuovo onere. Un'altra proroga utile alle aziende è quella che rinnova per un altro anno, fino al 31 dicembre 2025, la norma che consente di stipulare contratti a termine più lunghi di 12 mesi, individuate dalle "parti esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva". Per un altro anno, con le stesse modalità operative, sarà attivo anche il Fondo di garanzia per le Pmi. E in particolare, per il settore turistico, saranno rinnovati i contributi a fondo perduto e il credito d'imposta, assieme alle procedure autorizzative semplificate per gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. Sulla sanità, oltre al rinvio di un anno delle sanzioni per chi non si vaccinò contro il Covid, viene esteso fino alla fine del 2025 lo 'scudo penale' per i medici, ovvero la limitazione della responsabilità penale ai soli casi di dolo e colpa grave. C'è anche un articolo sul termine per l'istruttoria connessa alla determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni, attualmente condotta dal Comitato presieduto da Sabino Cassese, ma nella bozza del dl manca ancora il testo della norma. Lunedì, dopo aver chiuso il Milleproroghe, per i ministri sarà l'ultima occasione per un confronto diretto sulla manovra prima dell'avvio formale dei lavori sugli emendamenti in commissione martedì. Nel weekend, molto probabilmente domenica, una riunione tra governo e relatori, al Mef, farà avanzare la messa a punto dei loro emendamenti, che potrebbero anche superare la decina. L'arrivo in Aula è fissato per il 16, ma non si esclude uno slittamento al 18.
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