Nell'Aula della Camera, dopo il voto
di fiducia sulla Manovra, si votano ora le dimissioni di Enrico
Letta da parlamentare. Il deputato prende la parola per primo,
non tanto per spiegare il motivo della sua decisione, cosa che
ha già fatto "nei mesi scorsi", quanto per ringraziare, tra gli
altri, gli esponenti del suo partito e la segretaria Elly
Schlein, oltre gli elettori del collegio di Siena che lo avevano
eletto.
Letta, prima del voto per le sue dimissioni, lancia un
appello alla tutela della democrazia. "Non inseguiamo il peggio
che la polarizzazione esprime" e diciamo "no al disprezzo
reciproco, agli insulti e alle fake news", dichiara. "Se amiamo
la democrazia - osserva - abbiamo bisogno gli uni degli altri e
di favorire il rinnovamento lasciando i cittadini liberi di
scegliere. Se amiamo la democrazia rispettiamo anche la libertà
di stampa". "I 'nostri' senza gli 'altri' non hanno ragione di
esistere", incalza il parlamentare, ex premier, che definisce
quello di aver lavorato nel "Parlamento italiano" il "più grande
onore" della sua "vita".
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