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Titoli di Stato fuori dall'Isee, arriva la riforma

Titoli di Stato fuori dall'Isee, arriva la riforma

Meloni sigla Dpcm. 'I risparmi dello spread a scuola e sanità'

ROMA, 14 gennaio 2025, 18:36

Enrica Piovan

ANSACheck
Giorgia Meloni - RIPRODUZIONE RISERVATA

Giorgia Meloni - RIPRODUZIONE RISERVATA

Da quest'anno le famiglie italiane potranno escludere i titoli di Stato dal calcolo per l'Isee. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha infatti firmato l'atteso Dpcm che modifica il regolamento sulla disciplina dell'Indicatore della situazione economica equivalente e rende operativa la misura introdotta con la legge di bilancio per il 2024. Una mossa che arriva in un momento positivo per i titoli di Stato italiani e anche per i conti pubblici. La maggiore affidabilità italiana si traduce in "una diminuzione dello spread (sceso nei mesi scorsi sotto 110 punti, ndr.) e dei tassi sul debito, e accresce l'appeal dei titoli di Stato italiani", sottolinea la premier in consiglio dei ministri, citando i 10,4 miliardi di risparmi nel 2025/26 in termini di minori interessi da sostenere sui titoli di Stato calcolati dall'Upb.

Una "buona notizia" di cui andare "fieri", evidenzia Meloni, "perché i miliardi risparmiati sono miliardi in più da spendere nella sanità, nella scuola, nel sostegno dei redditi più bassi": "un cambio di passo radicale - aggiunge - rispetto alle scelte irresponsabili del passato". Il fisco intanto si prepara alla prossima stagione della dichiarazione dei redditi.

L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato in veste non definitiva il 730 per il 2025, insieme alle istruzioni: un modello con un perimetro allargato, visto che da quest'anno i contribuenti non titolari di partita Iva potranno utilizzare il modello anche per indicare i redditi a tassazione separata o soggetti a imposta sostitutiva. Per quanto riguarda l'Isee, il decreto approvato oggi, che recepisce una lunga serie di interventi che hanno modificato il testo del Regolamento che disciplina lo strumento, sarà ora inviato alla Corte dei conti per la registrazione e la successiva pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Tra le principali novità c'è l'esclusione dalla determinazione dell'Isee, fino ad un massimo di 50.000 euro, del valore dei titoli di Stato e dei prodotti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato, come i buoni fruttiferi postali e i libretti di risparmio postale.

Inoltre per i nuclei familiari composti da persone con disabilità o non autosufficienti, arriva la possibilità di escludere dal computo del reddito di ciascun componente i trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari, comprese le carte di debito percepite in ragione della condizione di disabilità. Viene anche attribuita una maggiorazione, pari a 0,5, al parametro della scala di equivalenza per ogni componente (del nucleo familiare) con disabilità media, grave o non autosufficiente. Il dpcm prevede una disciplina transitoria per le attestazioni Isee già rilasciate che reteranno valide ai fini dell'accesso alle prestazioni sociali agevolate fino alla naturale scadenza. Si potrà comunque richiedere una nuova attestazione calcolata secondo le nuove regole. Sapendo che dal 2023, per i modelli successivi al primo, i Caf possono chiedere fino a 25 euro.

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