"Ritengo sia arrivato il momento di chiarire alcune cose rispetto a quanto accaduto Sabato, 22 marzo, a margine della presentazione del mio ultimo libro".
In una nota l'ex premier Romano Prodi torna sull'intervista durante la quale si è spazientito di fronte alla domanda di una giornalista che gli chiedeva cosa pensasse di una delle frasi del Manifesto di Ventotene. "Il gesto che ho compiuto - dice - appartiene ad una mia gestualità familiare. Mi sono reso conto, vedendo le riprese, di aver trasportato quasi meccanicamente quel gesto in un ambito diverso. Ho commesso un errore e di questo mi dispiaccio. Ma è evidente dalle immagini e dall'audio che non ho mai inteso aggredire, né tanto meno intimidire la giornalista. Questa vicenda mi offre l'occasione per una riflessione che forse è utile. Penso sia un diritto di ciascuno, non importa affatto quale ruolo abbia ricoperto nella vita, rivendicare la propria storia e la propria onorabilità e non accettare, come un destino inevitabile, la strumentalizzazione e persino la derisione dilaganti, anche grazie alla potenza della Rete. Come se un'intera vita non contasse, come se il futuro non esistesse".
Romano Prodi si era spazientito di fronte alla domanda di una giornalista che gli chiedeva cosa pensasse di una delle frasi del Manifesto di Ventotene citate alla Camera dalla premier Giorgia Meloni, "la proprietà privata deve essere abolita, limitata, corretta, estesa caso per caso, non dogmaticamente in linea di principio". "Ma che cavolo mi chiede? - ha ribattuto l'ex premier ed ex presidente della Commissione europea, a margine della presentazione del libro 'Il dovere della speranza' - Io mai detto una roba del genere in vita mia". "È un passaggio nel Manifesto di Ventotene", ha replicato la giornalista, a cui il fondatore dell'Ulivo si è poi rivolto con tono sarcastico: "Lo so benissimo signora, credo non sono neanche un bambino. Ma era nel 1941, gente messa in prigione dai fascisti... Cosa pensavano secondo lei, al trattato o all'articolo secondo della Costituzione? Ma il senso della storia ce l'ha lei o no?". "Volevo sapere cosa ne pensava - ha detto la giornalista - visto che era stato citato". "Allora le cito un verso di Maometto e lei mi dice cosa lei pensa di Maometto? - ha risposto Prodi - Questo è far politica in modo volgare, scusi".
IL VIDEO DELL'INTERVISTA
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