La digitalizzazione del tessuto produttivo riconducibile ai tre data center che Intesa Sanpaolo, Google e Tim attraverso la società del gruppo Noovle aprirà a Torino nei prossimi anni genererà circa 1,7 miliardi di euro di impatti economici in Piemonte e 30mila nuovi posti di lavoro.
È quanto emerge da una ricerca dell'Università degli Studi di Torino presentata dal rettore Stefano Geuna con i docenti Aldo Geuna e Francesco Ramella al primo Opening Future Day in corso alle Ogr.
Grazie all’effetto combinato tra gli investimenti e la maggiore produttività delle imprese che migreranno verso i nuovi servizi digitali, i ricercatori hanno quantificato che il solo investimento per la costruzione e il funzionamento dei data center genererà benefici economici per 1,3 miliardi di euro e circa 21mila occupati. A questi si aggiungono ulteriori 400 milioni di euro generati dalla maggiore produttività e dalla maggiore spesa in servizi tecnologici da parte delle imprese, da cui si stima derivino altri quattromila-settemila nuovi posti di lavoro.
La ricerca ha valutato gli impatti generati dalla realizzazione di una nuova "cloud region" sul territorio piemontese e il livello di digitalizzazione del tessuto produttivo ed imprenditoriale della regione, inteso come incremento dei nuovi servizi cloud e del patrimonio di competenze digitali.
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