L'Italia continua a essere il secondo esportatore manifatturiero in Europa. Il trend delle esportazioni italiane nel periodo 2008-2019 evidenzia infatti "la progressiva crescita del saldo commerciale dell’industria manifatturiera italiana che, complice la debolezza del mercato interno, è arrivato a superare i 100 miliardi di euro nel 2019 (al netto dei prodotti petroliferi), pari a +70 mld di euro in 10 anni". Questo risultato "colloca l’Italia al secondo posto nel ranking degli esportatori europei, direttamente alle spalle della Germania". E' quanto viene evidenziato in un'analisi dell'ufficio studi e ricerche di Intesa Sanpaolo, presentata in occasione del digital tour di Imprese Vincenti.
Il 50% del saldo manifatturiero italiano è generato dal solo settore della meccanica, seguito da alcuni settori di punta del Made in Italy come il sistema moda, prodotti in metallo, alimentare e bevande, e mobili. "Il contributo del canale estero sarà cruciale anche per la crescita dell’industria italiana nei prossimi anni, spiega il report, sottolineando che "la propensione all’export dei settori manifatturieri è destinata ad aumentare da qui al 2025, raggiungendo una media del 50%". Per raggiungere questo traguardo sarà anche "determinante" preservare solidi legami produttivi con gli altri player mondiali, in particolare con i paesi europei".
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Intesa Sanpaolo