La transizione ecologica “è oggi la principale sfida” per il mondo agroalimentare. “E l’Italia è in buona posizione, perché l’agricoltura italiana è tra le più sostenibili d’Europa, grazie al fatto che utilizziamo meno fitofarmaci e meno antibiotici nei nostri allevamenti”. E’ quanto sostiene Carlo Maria Recchia, membro dell’esecutivo Coldiretti Giovani Impresa e delegato regionale della Lombardia, in occasione della quarta tappa di Imprese vincenti dedicata all’agroalimentare.
La sfida “è riuscire ad accompagnare questa transizione apportando le migliori tecnologie al servizio delle imprese agricole”, sfruttando “la capacità di innovazione tecnologica e gli investimenti del Pnrr”, aggiunge Recchia, osservando che “prima della pandemia pochissime aziende agricole erano dotate di un e-commerce”, mentre, “oggi sono in grado di approcciare piattaforme online, avere un canale e-commerce aziendale e garantire consegne a domicilio a diversi chilometri di distanza”. Nel tessuto agroalimentare italiano sono presenti “55mila aziende agricole guidate da giovani under 35 con una spiccata attitudine all’innovazione – spiega ancora Recchia - e a recepire le novità del digitale, innovando i processi aziendali per renderli sempre più competitivi in maniera molto celere”.
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