Negli ultimi 20 anni, in Italia, sono cresciuti gli investimenti in ricerca e sviluppo, software e dati, Ict (hardware informatico e apparecchiature per telecomunicazioni), evidenziando un ritmo di crescita più sostenuto rispetto al totale degli investimenti. Emerge da un’analisi della Direzione Studi e ricerche di Intesa Sanpaolo, secondo cui, nel 2020, nonostante la flessione imposta dalla crisi economica generata dalla pandemia, gli investimenti in Ict si sono posizionati su livelli superiori dell’8% rispetto al 2008 (+21,8% per gli investimenti immateriali) a fronte di un gap sul 2008 di oltre il 20% se consideriamo gli investimenti totali.
“Nonostante questi segnali di crescita - avverte l'analisi - il confronto con i paesi dell’area Euro evidenzia ancora il ritardo italiano”. Tra le “Imprese vincenti” nella digitalizzazione, protagoniste della terza tappa del tour di Intesa Sanpaolo, ci sono Instilla e Archiva, le quali, sono riuscite a crescere anche durante la pandemia grazie alla loro forte esperienza e agli investimenti nel digitale. “Dopo una battuta d’arresto a inizio pandemia, abbiamo investito ulteriormente sulle nostre risorse interne per consolidare le nostre competenze. Questo ci ha permesso di conquistare aziende più grandi e strutturate”, spiega Alessio Pisa, amministratore delegato di Instilla, Alessio Pisa, società di consulenza volta a far crescere le aziende attraverso la trasformazione digitale. Archiva, grazie a un processo di digitalizzazione avviato 20 anni fa "oggi riesce a supportare le altre aziende nella trasformazione digitale”, spiega il managing director, Ivan Stanzial. Per cui, dal punto di vista del business “in questi 2 anni di crisi siamo cresciuti" perché la richiesta è aumentata.
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Intesa Sanpaolo