OTRANTO (LECCE) - "Il Cuore del Potere" ovvero un quarantennio di vita del Corriere della Sera, il quotidiano che, come ricorda nell'introduzione Alexander Stille, "è stato il teatro centrale della lotta per il potere in Italia per quasi tutta la storia del paese". L'autore è stato per moltissimi anni leader sindacale dei giornalisti del Corriere, uno dei protagonisti di quel periodo storico. Ma non si tratta di puro profilo autobiografico. È una parabola di storia italiana, che va dal 3 marzo del 1972 al maggio 2015. In questo arco temporale vi sono molte altre date da ricordare. Di questo si parla nel corso della presentazione del libro "Il Cuore del Potere" in programma questa sera ad Otranto nell'ambito della nona edizione del Festival Giornalisti del Mediterraneo.
"Il Cuore del Potere - Il Corriere della Sera nel racconto di un suo storico giornalista" (Chiarelettere) sarà presentato, insieme a Raffaele Fiengo, autore del libro, da Raffaele Lorusso, Segretario Federazione Nazionale della Stampa, e da Emilio Orlando, giornalista e scrittore.
"Il lavoro che è stato fatto con questo libro - racconta Fiengo - è stato quello di rivelare per la prima volta i meccanismi interni del potere durante alcuni momenti fra i più drammatici della nostra storia, che in qualche modo hanno condizionato la stampa. Lo scopo del racconto è quello di mostrare come, per quanto il giornalismo sia uno strumento fondamentale, in realtà è sotto attacco, non solo in Italia ma anche in altri Paesi, come per esempio negli Stati Uniti sotto la presidenza Trump". "Oggi, in questo aumento di comunicazione, - aggiunge - si pone dinanzi a noi la necessità di distinguere il giornalismo responsabile, in grado di mettere i cittadini in condizione di conoscere la verità, da quello che diffonde false notizie, favorito, purtroppo, da una comunicazione allargata che, se non accompagnata dalla presenza di saperi autentici, rischia di fare grossi danni. È necessario capire in che modo il giornalismo possa fronteggiare il condizionamento generale dovuto proprio a questo allargamento della comunicazione, dove pubblicità, marketing e social network sono dei grandi influenzatori, il più grande fra tutti il social network. Se un editore fa il suo giornale sulla base dei 'click', la distorsione di una notizia avviene automaticamente".
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