ROMA - "La normativa oggi in vigore per il contrasto del gioco minorile è la più restrittiva del mondo", e funziona se "la rete legale è il primo baluardo a tutela dei soggetti più deboli": lo ha detto Roberto Fanelli, direttore centrale gestione tributi e monopolio giochi dell'Agenzia della Dogane e dei Monopoli, spiegando che la legge "stabilisce un divieto totale per i minori in riferimento a tutti i giochi, senza alcuna restrizione. E il divieto non riguarda la vendita di giochi, ma è un principio assoluto. Nel 2012 è stata introdotta dal legislatore, su proposta dell'Agenzia, il divieto di ingresso nei luoghi dove si fa solo gioco".
"Tutto questo funziona - ha osservato alla presentazione della campagna di contrasto al gioco dei minori "18+" - solo se c'è una rete legale. Ogni volta che c'è un attacco alla rete legale, quella dei concessionari e dei tabaccai, si fa un favore al gioco illegale".
Fanelli ha sottolineato come "prima della legalizzazione del gioco si giocava lo stesso in maniera illegale. Ora la rete illegale sta riemergendo anche grazie alla campagna di demonizzazione del gioco e con alcune legislazione a livello regionale e comunale che non hanno ridotto i giocatori ma le imprese legali che operano nel gioco".
In collaborazione con: