Elisabetta Franchi, amministratore unico di Betty Blue, è la seconda donna ad aggiudicarsi il premio Ey L’Imprenditore dell’Anno, il riconoscimento riservato a imprenditori italiani alla guida di aziende con un fatturato di almeno 25 milioni di euro, che abbiano saputo creare valore, con spirito innovativo e visione strategica, contribuendo alla crescita dell'economia.
La giuria della 24/ma edizione, che torna dopo un anno di stop imposto dalla pandemia, ha scelto la stilista bolognese “per aver dato vita ad un brand all’insegna della qualità, artigianalità e sartorialità della moda Made in Italy e per averlo portato alla fama internazionale, affrontando il percorso di crescita con coraggio, tenacia e un costante impegno nell’innovazione in chiave etica e sostenibile”.
“In un momento di grande trasformazione come quello che stiamo vivendo, siamo orgogliosi di premiare e sostenere l’imprenditoria italiana che, con coraggio, resilienza e innovazione, è riuscita ad anticipare i grandi cambiamenti, influire sulla velocità dei processi di trasformazione mettendo al centro nuovi valori", ha detto il ceo di Ey in Italia, Massimo Antonelli, durante la cerimonia di premiazione a Palazzo Mezzanotte. "Sono onorata di questo importante riconoscimento che premia il percorso di crescita, impegno e coraggio che il nostro brand ha affrontato", ha commentato Elisabetta Franchi, che nel 1998 ha fondato l'ononimo marchio di pret-a’-porter per donna tutto Made in Italy. Per l'imprenditrice, "questo traguardo conferma come la qualità, l’artigianalità e la sartorialità della moda Made in Italy, combinate con una visione internazionale in ottica etica e sostenibile, rappresentino valori chiave del nostro brand".
“Da oltre 20 anni grazie al Premio Ey L’Imprenditore dell’Anno siamo orgogliosi di raccontare le storie che testimoniano l’eccellenza dell’imprenditoria italiana dei nostri territori e di premiare imprenditori e imprenditrici che hanno saputo guidarne la crescita e lo sviluppo”, ha evidenziato il responsabile del premio e partner Ey, Massimiliano Vercellotti.
Tra i riconoscimenti, c’è il premio Sustainability, dedicato alla sostenibilità, che quest’anno va a Roberto Panfili, co-founder e coo di Portobello, “per l’intuizione di un modello di business innovativo e circolare, che integra il media advertising e il retail, che ha consentito all’azienda di affermarsi, dopo solo 18 mesi dalla fondazione nel 2016, come la più giovane quotata in Borsa Italiana”. Il premio Startup va a Giovanni Fiengo, ceo di Kineton, che "in soli quattro anni è riuscita a emergere e competere con affermate realtà internazionali nello sviluppo e ingegneria software”. A ricevere il premio Speciale Ey è invece Giorgio Marsiaj, presidente e a.d. di Sabelt, “per la resilienza che ha saputo mettere a servizio della comunità nella guida dell’Unione Industriali di Torino, promuovendo lo sviluppo delle filiere sostenibili, digitali e innovative”. C’è poi Paolo Barletta, ceo di Arsenale, che riceve il premio ‘Progetto innovativo di promozione del Made in Italy’, mentre, il premio Speciale Ey Startup va a Fabio Porcellini, ceo di Natlive. Tra gli altri riconoscimenti, il premio Family Business va a Nicola Drago, ceo di De Agostini Publishing, il premio Food&Beverage a Salvatore Casillo, proprietario di Pastificio Liguori; il premio Manufacturing&Automotive a Massimo Galassini, fondatore e ceo di Usco; il premio Health&Pharma a Francesco Pizzocaro, presidente e fondatore di P&R Group; il premio Consumer&Retail a Lorenzo Delladio, ceo e presidente di La Sportiva.
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EY imprenditore dell'anno