Un aumento costante e importante dei pagamenti digitali in Italia in un contesto in cui agli operatori tradizionali si sono aggiunti le fintech e quelli che derivano da altre realtà industriali. È questo lo stato dell’arte che è stato presentato durante il webinar “Payments (r)evolution: il futuro dell'ecosistema dei pagamenti” organizzato da EY. E proprio Andrea Ferretti, Markets & Business Development Leader per i Financial Services di EY, fa il quadro dell’attuale momento storico.
“Attraverso la ricerca abbiamo fotografato un settore molto dinamico e in grande crescita. Le transazioni digitali nel nostro Paese, se confrontiamo il primo quarter 2021 rispetto al 2020, sono aumentate di circa il 23%. Questa è un’indicazione di un’attitudine da parte di tutti i consumatori sta sempre di più evolvendo verso il pagamento in modo digitale piuttosto che i contanti” le parole di Ferretti, che poi si concentra sui player del digital payment.
“Lato struttura del mercato si sta evidenziando di fatto una polarizzazione, ovvero sia grandi operatori che cercano delle scale internazionali, quindi attraverso operazioni di M&A stanno consolidando posizioni importanti, e tanti piccoli operatori che derivano dall’ecosistema fintech, quindi nativi digitali, che stanno fornendo servizi di questo genere su piattaforme completamente digitali. E poi abbiamo un terzo cluster di operatori, che nella logica della Industry convergence arrivano da altre industrie, quindi troviamo operatori che normalmente si occupano di gestire energia, oppure le big tech, che hanno definito e implementato i propri sistemi di pagamento”.
Una situazione storica che per Ferretti significa soprattutto una cosa. “In questa configurazione con tre grandi cluster emerge che cosa? Un fattore che gli accomuna, cioè l’importanza del dato. Noi stiamo praticamente assistendo alla piena realizzazione di quella che definiamo la data economy. Cioè il dato assume un valore economico e il sistema dei pagamenti permette in maniera digitale di avere a disposizione questi dati che poi saranno naturalmente utilizzati per creare una custumer experience molto più evoluta, con questi operatori che devono essere sempre più clienti-centrici”.
In collaborazione con:
Ey