Nel triennio 2018-2020 l'export italiano crescerà in ogni area geografica a ritmi superiori al 3.5%, con un miglioramento anche nelle aree che hanno mostrato maggiore debolezza nel 2016, quali l'Africa subsahariana, l'America Latina e il Medio Oriente e Nord Africa. Lo sottolinea l'ultimo rapporto export di Sace, presentato ad Altavilla Vicentina (Vicenza). I mercati europei costituiranno una fonte di domanda importante, sia in termini di peso sia di solidità e stabilità. In Asia si profilano ottime opportunità anche in economie minori, ma in forte sviluppo, come le Filippine, la Malaysia e il Vietnam.
Lo studio elenca inoltre 15 mercati ad alto potenziale per il made in Italy: si tratta, in ordine alfabetico, di Arabia Saudita, Brasile, Cina, Emirati Arabi Uniti, India, Indonesia, Kenya, Messico, Perù, Qatar, Repubblica Ceca, Russia, Stati Uniti, Sudafrica e Vietnam. In base agli indicatori di rischio, alla crescita dell'economia e della domanda, alle dinamiche dell'export italiano negli ultimi anni e al posizionamento competitivo rispetto ai nostri tradizionali concorrenti, Sace ha identificato le aree geografie ad alto potenziale per le esportazioni e gli investimenti italiani: una selezione di mercati target, sia emergenti sia avanzati, che ha intercettato complessivamente 85 miliardi di euro di vendite italiane nel 2016 (pari al 20% dell'export complessivo) e che potrà intercettarne oltre 100 nel 2020, in virtù della crescente domanda di beni proveniente da questi Paesi (+5.7% medio annuo nei prossimi quattro anni).
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