La violenza fisica o sessuale colpisce più di un terzo delle donne nel mondo (35%) e la violenza domestica inflitta dal partner è la forma più comune (30%), ha denunciato oggi a Ginevra l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). "I risultati di questo studio inviano un messaggio forte: la violenza contro le donne è un problema mondiale di salute pubblica di proporzioni epidemiche", ha commentato Margaret Chan, Direttore generale dell'Oms.
Il rapporto è il "primo studio sistematico" mai condotto con dati globali sulla prevalenza della violenza contro le donne da parte del loro partner o della violenza sessuale inflitta da altri e rivela "una statistica scioccante", ha affermato Flavia Bustreo, vice Direttore generale dell'Oms per la salute della famiglia, delle donne e dei bambini direttore generale.
"Tutte le fasce di età sono colpite", anche se con una minore prevalenza, pure le giovani o le donne in età più avanzata non sono risparmiate da questa violenza che "colpisce inoltre tutte le regioni e le classi sociali", ha detto Bustreo in una conferenza stampa. Il rapporto stima il tasso di prevalenza in Africa è del 45,6%, nelle Americhe del 36,1% , per il Mediterraneo orientale, il 36,4% , in Europa (Russia e Asia centrela incluse) del 27,2%, nel Sud est-est asiatico del 40,2%, nel Pacifico Occidentale del 27,9%. Nei Paesi ad alto reddito è pari al 32,7% .
Lo studio mostra inoltre che, a livello mondiale, il 38% delle donne uccise lo sono state dai loro partner intimi e che il 42% delle donne che ha subito violenza fisica o sessuale ha subito ferite. Per le donne vittime di violenza da parte del proprio partner, la probabilità di depressione è quasi due volte più alta rispetto a chi non ne ha subite, così come quella di avere problemi di consumo d'alcol. Salgono anche i rischi contrarre malattie sessualmente trasmissibli, di aborto e di aver un bambino con un basso peso alla nascita.
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