La situazione dei cittadini dei Paesi membri dell'Unione Europea nel Regno Unito non cambia nell'immediato, almeno per i prossimi due anni. A puntualizzarlo in una nota l'ambasciata italiana che prova a tranquillizzare quanti tra gli italiani temono un ricasco immediato della Brexit sulle loro vite. "Il Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni - prosegue il comunicato - ha dichiarato che il Governo italiano veglierà sul rispetto dei diritti acquisiti dei cittadini italiani tanto nell'immediato quanto nei futuri negoziati per l'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea".
Intanto anche il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, puntualizza che nulla cambierà sul fronte del programma Erasmus. "L'#Europa dell'#Erasmus e della conoscenza non si ferma con la #Brexit. Ora più Europa, quella dei giovani". Così, su Twitter, il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, commenta l'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea.
L'#Europa dell'#Erasmus e della conoscenza non si ferma con la #Brexit. Ora più Europa, quella dei giovani
— Stefania Giannini (@SteGiannini) 24 giugno 2016
"Questa mattina, svegliata bruscamente dalla #Brexit, la generazione Erasmus ha perso un pezzo di sé. Per un po' ha smarrito il sorriso, ma subito dopo ha preso piena coscienza della sua identità, anche con maggiore determinazione". Lo scrive in un post sul suo profilo Facebook il ministro Giannini. "Nei commenti sui social network leggo la delusione di molti giovani italiani, anche di quelli che vivono a Londra o in altre città europee. I nativi europei sono delusi perché a pesare è stato il voto degli elettori più anziani. Ma i ragazzi sanno - prosegue il ministro - che nella vita non si torna indietro nemmeno per prendere la rincorsa. Quella che oggi può sembrare una sconfitta (e per molti aspetti lo è, inutile negarlo) potrà diventare la base per costruire un'Europa migliore se sapremo rafforzare il senso della cittadinanza europea. L'Europa non è nata per festeggiare o proteggere il passato, ma per progettare e riempire il futuro, un futuro fatto di conoscenza, di ricerca, di innovazione, di occupazione qualificata e 'intelligente'". Il ministro ricorda quindi che negli ultimi nove anni il Programma Erasmus ha coinvolto quasi 25 mila studenti italiani e britannici in esperienze di studio e di tirocinio nel Regno Unito e in Italia. "Questo patrimonio - conclude - non va disperso. Ci sono altri strumenti per non interrompere questo flusso e ci impegneremo ad attivarli in maniera coerente con i valori europei di apertura e libertà".
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