Il giorno prima degli Oscar è stato Moonlight a vincere tutto agli Independent Spirit Awards, i premi al cinema indipendente che ogni anno si svolgono a Santa Monica e anticipano di un giorno la notte degli Oscar. Con La La Land fuori dai giochi perché realizzato con un budget superiore a quello di venti milioni imposto come limite massimo per partecipare agli Independents, il dramma di Barry Jenkins che racconta una storia di crescita e affermazione, ha vinto i premi più importanti: miglior film, migliore regista, sceneggiatura, fotografia e montaggio, oltre allo Spirits' honorary Robert Altman Award.
I premi agli attori sono andati invece a Isabelle Huppert per la sua interpretazione del film francese Elle e a Casey Affleck per Manchester by the sea, premio che conferma il suo vantaggio nella corsa agli Oscar di questa notte. Affleck nel suo discorso di ringraziamento ha consegnato al pubblico un pesante attacco all'amministrazione Trump: "Le politiche di questa amministrazione sono abominevoli e non dureranno, … sono davvero anti-americane - ha detto - è tempo di lottare per il futuro e l'anima della nostra nazione. So che suona come una noiosa predica, ma sto solo aggiungendo la mia voce al coro... sono orgoglioso di fare parte di questa comunità".
I premi ai non protagonisti sono stati assegnati a Ben Foster per il western Hell or High Water e a Molly Shannon per il comedy-drama sul cancro, Other People. Fra i documentari non concorreva Fuocoammare e a ricevere l'Independent Spirit Award è stato O.J.: Made in America", di Ezra Edelman che si conferma essere dunque il più serio rivale del film di Gianfranco Rosi per la notte degli Oscar. Riuscirà a questo punto Moonlight a battere La La Land nella corsa degli Academy Awards? Volgendo uno sguardo al recente passato ci si accorge che le possibilità sono alte: Spotlight lo scorso anno, Birdman nel 2015, 12 anni schiavo nel '14, hanno tutti vinto sia Spirit che Oscar, e lo stesso è accaduto a The Artist, nel 2012.
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