Matteo Salvini crede che nel 2020 vada 'ritarato' il Contratto con i Cinque Stelle, boccia senza mezzi termini ogni ipotesi di ecotassa sulle auto e rilancia la pace fiscale. Al Forum Ansa in diretta Facebook, il leader della Lega parla anche di Europa, prevedendo che il 2019 sarà l'anno della scossa, magari grazie a un avvicinamento tra sovranisti e popolari, in un fronte anti-socialisti. Rivedere il contratto di governo? "Si potrà fare. Magari quello che abbiamo stabilito a maggio del 2018, a settembre del 2019 o del 2020 va 'ri-tarato'", è l'avviso del leader leghista all'alleato. Ma Salvini, che per ora non vuole sentire parlare di riforme e nuova legge elettorale ("Non è al centro dei miei pensieri") si mostra freddo anche sull'eventuale rilancio del centrodestra: "Ne riparliamo tra 5 anni, chi vivrà vedrà".
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Per adesso ciò che gli sta più a cuore è consolidare il consenso della Lega. La manifestazione nazionale di sabato a Roma è vicina. E Salvini alla vigilia rilancia la pace fiscale ed annuncia che per le cartelle minori - quelle dai 30 a i 90 mila euro - si potrà prevedere un 'saldo e stralcio' del 15% a carico di chi "è in ostaggio" di Equitalia. Quanto alla platea del Sud, il leader della Lega spiega che la nuova Lega "tricolore" guadagnerà consensi al sud "con i fatti, con la concretezza, soprattutto sul fronte del lavoro e della difesa del Made in Italy, delle eccellenze meridionali". Il ministro dell'Interno e vicepremier abbandona il vertice di maggioranza sulla manovra a Palazzo Chigi, ancora in corso, per arrivare a Via della Dataria. "In pochissimi, probabilmente neanche voi, avrebbero previsto che nove mesi dopo il voto sarei stato qui come vicepremier e Ministro dell'Interno: è stato un anno eccezionale e pieno di enormi soddisfazioni e sacrifici", esordisce sorridente. Ma subito entra nel merito della polemica del giorno, quella sulle ecotasse alle auto: "Io sono per tutelare l'ambiente senza imporre nuove tasse: con me, con il sostegno della Lega, l'ecotassa non passerà mai. In un momento di crisi del settore automobilistico - sottolinea il leader leghista - non capisco perché dare una mazzata a chi vive già in difficoltà. Chi ha un'auto vecchia diesel non lo fa certo per piacere, ma perché non si può permettere altro...". Dalla rete, tra i circa 80mila contatti in diretta Fb, c'è chi gli fa notare che twitta un po' troppo. Ma Salvini difende il suo 'iperattivismo social': "Ritengo un mio piacere e un mio dovere spiegare agli italiani cosa faccio con i soldi che loro mi pagano. E' legittimo anche facendo il ministro che se mi piace un piatto di spaghetti o se mangio un tiramisù a mezzanotte lo metto su Instagram. Lo facevo prima e continuo a farlo".
E sullo scontro, poi chiarito con Rino Gattuso, ammette di essere "un tifoso, un passionale da ministro e da cittadino e da sportivo". "Con Gattuso - assicura - è pace fatta". Per quanto riguarda le critiche degli imprenditori del nord, Salvini assicura che non stanno intaccando minimamente i suoi consensi: "I dati dicono che non siamo mai stati così forti in tutta Italia e soprattutto al Nord". Domenica incontrerà al Viminale il Presidente della Confindustria, Vincenzo Boccia e i rappresentanti dei commercianti: "Non si possono fare miracoli in 6 mesi ma, senza lodarsi - osserva - penso che sia più evidente quello che abbiamo fatto in sei mesi che altri in sei anni. Certamente - aggiunge - non spendiamo soldi a vanvera ma sono convinto che gli italiani vogliano guardare avanti. Con questa manovra diamo un segno di speranza". Nel pomeriggio la celebre Pamela Anderson lo critica duramente e lui si sorprende di essere dipinto dall'ex protagonista di Baywatch come un "pericoloso fascista". Infine, ai suoi fan che in rete si lamentano su immondizie e buche a Roma, promette un intervento: "Sulla manutenzione della città faremo di tutto per aiutare i romani, a prescindere dai sindaci".
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