La settimana che si chiude è segnata da un primato per l'Italia. Per la prima volta un italiano Luca Parmitano è diventato il capitano (anche se tecnicamente è un comandante) della Stazione Spaziale Internazionale, il primo non americano, tra l'altro, a guidare la passeggiata spaziale. Il passaggio di consegne con il comandante russo della Expedition 60, Alexei Ovchinin, è avvenuto a bordo di una stazione orbitale affollatissima, con ben nove astronauti. E' stata una cerimonia breve e carica di emozione, conclusa con il suono simbolico di una campanella di ottone. "Grazie all'Europa e all'Italia": sono state fra le prime parole pronunciate da AstroLuca.
Fortemente critica con l'Italia e l'Europa, invece, è stata in settimana un'altra capitana: Carola Rackete, la comandante della Sea Watch protagonista dello scontro con l'allora titolare del Viminale Matteo Salvini, e che ha parlato all'Europarlamento. Dopo il braccio di ferro sulla Sea Watch - ha attaccato - "ho ottenuto attenzione dalle istituzioni, ma dove eravate quando abbiamo chiesto aiuto?". "La ricerca ed il salvataggio in mare - ha detto ancora - sono operazioni che rientrano nel diritto internazionale, non so come abbia fatto l'Italia ad approvare una legge che non rispetta il diritto internazionale".
Migranti, Rackete: Dov'era l'Ue quando chiedevamo aiuto?"
Mentre Carola tuona al Parlamento Ue, il capitano più celebre della politica, Matteo Salvini, prepara le prossime mosse dopo la caduta del governo giallo-verde, e punta tutto (o quantomeno molto) sulla prossima sfida delle regionali in Umbria sperando in un effetto-traino poi sulla Calabria e l'Emilia-Romagna. E' questa la sua road map dei prossimi mesi per mobilitare i suoi e mettere in crisi la maggioranza giallorossa. Intanto, prova a dare una "spallata" alla sindaca Raggi e organizza una manifestazione in Campidoglio ma, a conferma che lo smalto non è più quello di qualche mese fa, deve subire l'ironica contestazione di esponenti del M5s capitolino che gli offrono mojito ricordandogli che il Campidoglio e il Papeete sono due cose diverse.
Un altro capitano, Gregorio De Falco, è stato nell'ultimo anno protagonista di un duello con il Movimento cinque stelle che ne ha portato poi all'espulsione dopo il voto contrario sul decreto sicurezza. De Falco è arrivato in Parlamento con i pentastellati dopo essere diventato celebre per il duro battibecco con il comandante Schettino nella notte del drammatico incidente della Costa Concordia (il suo "Vada a borzo, cazzo" è diventato virale: ascolta).
Del resto il termine capitano, che deriva dal latino caput (capo, testa), è utilizzato certamente nel campo militare e in particolare in quello navale. In campo cinematrografico, invece, il capitano per eccellenza è il professor John Keating (Robin Williams), lo straordinario insegnante di vita oltre che di scuola de 'L'attimo fuggente'. Reso celebre dalla indimenticabile scena finale del film di Peter Weir.
Di capitano in capitano, nell'ambito calcistico il capitano per antonomasia è Francesco Totti. ma c'è un altro capitano dello sport che prepara il suo addio. Quantomeno alla maglia azzurra a un mondiale. Si tratta di capitan Sergio Parisse che affronterà insieme agli azzurri la sfida impossibile con la Nuova Zelanda per non uscire dalla coppa del mondo.
Un mondiale, quello di rugby di quest'anno in Giappone, che resterà alla storia anche perché per la prima volta il Sudafrica, nazionale per decenni 'feudo' dei bianchi e simbolo negli anni dell'apartheid, ha schierato un capitano di colore: Siya Kolisi.
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