Lo strano caso del negozio al confine tra il Belgio e i Paesi Bassi. Le diverse misure adottate dai due paesi per contenere la diffusione del Covid-19 hanno portato ad una situazione alquanto insolita, e a dir poco originale, per un negozio che situato ala frontiera tra i due Stati ha abbassato le saracinesche solo nella parte belga. A riferire il caso piuttosto singolare è la stampa locale, tra cui il sito The Brussels Times.
Il comune in questione dove si trova il negozio aperto a metà è quello di Baarle-Nassau. Basta guardare la carta geografica e si scopre che il comune è situato nella provincia del Brabante Settentrionale e nel suo interno si trova l'exclave belga di Baarle-Hertog, che a sua volta circonda diversi territori olandesi. Una situazione dunque non facile da gestire se si considera che il governo federale belga ha deciso la chiusura di tutti i negozi non essenziali, mentre il governo olandese non lo ha fatto, ma ha solo richiesto a tutti gli esercenti commerciali di adottare misure per far rispettare le distanze sociali.
A Baarle-Nassau infatti le frontiere passano tra i paesi, a volte dividono le strade a metà, attraversano gli edifici e anche persino alcuni negozi. La traduzione di tutto questo, scrive Sander Gillis, reporter di Vandaag è una "situazione assurda al confine tra i due paesi". La parte del negozio che si affaccia in Belgio "segue solo le misure belghe", mentre quella "nei Paesi Bassi segue le misure olandesi", ha affermato Marjon De Hoon, sindaco di Baarle-Nassau all'emittente fiamminga Vrt.
Se i clienti hanno bisogno di qualcosa dal negozio che si trova nella parte belga "al momento non possono farlo" ha aggiunto.
Il negozio ha inserito un nastro al suo interno per indicare il confine. "Avevo bisogno di biancheria intima, ma è nella parte belga del negozio, quindi non sono riuscito a ottenerla", ha detto un cliente olandese.
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