La pandemia di coronavirus come un'apocalisse nucleare. Nell'America degli eccessi, spesso contradditori, c'è anche la corsa ai bunker sotterranei. Come segnalano le aziende del settore, il numero di nuovi contratti firmati nelle ultime tre settimane è quasi raddoppiato e qualche società ha fatto nell'ultima settimana il guadagno di un anno intero. Ce ne sono per tutte le tasche, dagli igloo da 40 mila dollari agli shelter lussuosi da diversi milioni, come racconta il Wall Street Journal. E chi ne possiede uno vi si è già rintanato. E' il momento della rivincita del survivalismo, quel movimento di "prepper" che sin dai tempi della guerra fredda si preparano attivamente per le emergenze, a partire da una guerra nucleare. "Ci deridevano tutti, ma ora ci invidiano", rispondono con orgoglio.
Qualcuno si è trasferito in bunker isolati, come Joe e Jennifer, che solo qualche mese fa si interrogavano se non avessero sprecato 240 mila dollari per il loro fortino in California, acquistato dopo l'elezione di Trump nel timore di disordini civili. Ora ci vivono con i tre figli di 4, 8 e 12 anni, lavorando da remoto. Bunker solitari, vecchi e nuovi, ne esistono un po' ovunque.
Ma la vera novità è il bunker condominiale, il 'survival Condo', come quello a Glasco, in Kansas, ricavato da un ex silos missilistico. E' un edificio sotterraneo di 15 piani con appartamenti di varia metratura e spazi comuni che comprendono piscina, palestra (anche da roccia), sala giochi, biblioteca, cinema, una classe per lezioni scolastiche, un piccolo pronto soccorso, uno studio dentistico. Le scorte di viveri bastano sino a 5 anni. Il senso di claustrofobia è attenuato da false finestre che proiettano le immagini esterne delle videocamere.
Il condominio, pet-friendly, non è ancora in lockdown ma si fanno le prove generali, nel timore che il coronavirus sia la nuova bomba nucleare.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA