A Berlino finora il coronavirus si è affrontato a viso scoperto. E gli esperti del Koch Institut hanno ripetuto quasi quotidianamente che le mascherine non erano utili a proteggersi dal contagio. Servono solo al personale sanitario, era la risposta fissa. Fino ad oggi, quando il presidente dell'istituto scientifico di riferimento del governo Merkel ha affermato che coprire naso e bocca può essere importante al momento, addirittura con le mascherine fai da te.
Ci hanno messo un po' di tempo ad arrivare a questa linea. E la cosa non meraviglia più di tanto: in Germania le mascherine sono introvabili già da un paio di mesi. A inizio febbraio nelle farmacie restavano in vendita solo quelle in giacenza: "non sono più ordinabili", era la risposta diffusa. Tuttora ne sono sprovvisti tanti medici in prima linea.
"Da due settimane che aspetto una fornitura che non arriva", racconta all'ANSA un otorino-laringoiatra, che lavora con pazienti affetti dai sintomi tipici del virus nella capitale.
Anche nella Germania incalzata dal contagio (con oltre 67 mila infetti), proteggere naso e bocca è diventato intanto necessario: e c'è chi come il sindaco di Jena, in Turingia, ha deciso di renderlo obbligatorio. Dalla settimana prossima non si potrà circolare nei luoghi pubblici - mezzi di trasporto e supermercati - senza indossare la mascherina. Che sia tecnica o fai da te. Contrario all'obbligo il ministro della Salute Jens Spahn. Mentre il delegato alle finanze del Gabinetto Merkel, Olaf Scholz, ha annunciato una nuova produzione in Germania.
"Abbiamo bisogno di una produzione qui nel nostro Paese. E dobbiamo avviarla subito". Ci sono tutta una serie di imprese disposte a collaborare su questo fronte, per venire incontro all'emergenza. "Questo accadrà molto velocemente - ha anche assicurato - l'impegno è massimo". I nuovi produttori di mascherine potranno contare anche su delle agevolazioni finanziarie, come contropartita rispetto al rischio rappresentato da un articolo "che non avrà un forte mercato in eterno" .
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