Le medicine possono arrivare anche dal cielo in tempo di auto-isolamento da coronavirus: in Irlanda è iniziato un test pilota, senza precedenti al mondo, pare, per la consegna a domicilio di farmaci trasportati da droni. Una soluzione che - se supererà le necessarie verifiche di sicurezza - permetterà di recapitare direttamente sulla soglia di casa aiuti e assistenza. Soprattutto alle persone più vulnerabili, costrette tra le mura domestiche dall'emergenza Covid-19. I primi ordini sono stati recapitati oggi, dopo che la startup Manna Aero, che ha sviluppato la nuova tecnologia, ha ricevuto il via libera da parte dell'Autorità per l'Aviazione irlandese. Per il momento la prova è stata circoscritta ad una singola area, sei km di raggio, attorno al paese di Moneygall, 100 Km a sud-ovest di Dublino, conosciuto in passato soprattutto per essere il luogo d'origine di alcuni antenati di Barack Obama. Un primo passo prima di estendere - in caso di risultati positivi - il servizio su tutto il territorio irlandese nel giro di qualche settimana, allargando non solo il raggio d'azione non solo ai farmaci, ma anche a cibo e generi di prima necessità. Una soluzione "di estrema sicurezza sanitaria", ha argomentato Bobby Healy, fondatore di Manna Aero, dal momento che il drone garantisce "zero contatti umani".
"Siamo molto orgogliosi di poter dare il nostro piccolo contributo durante l'emergenza", ha aggiunto. Dotato di una batteria autonoma che garantisce fino a 100 consegne al giorno, il drone (largo circa 2 metri e alto 1,75) può volare ad un'altezza di 120 metri a più di 70 Km/h, trasportando un carico di 4 chili. Una volta raggiunta la destinazione finale, il velivolo, teleguidato da posizione remota, è programmato per stazionare ad un'altezza di nove metri, allertando il ricevente tramite messaggio. Quindi, dopo l'individuazione di un luogo sicuro, il pacco viene consegnato tramite un sistema di carrucola, senza bisogno di atterraggio. Non è del resto il primo caso in assoluto di uso di tecnologie futuristiche per fronteggiare - da un punto di vista logistico - la pandemia coronavirus: a gennaio in Cina sono stati usati robot per consegnare cibo negli alberghi occupati da persone che stavano osservando periodi di quarantena.
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