E' il sistema che irradia il cuore pulsante di New York, il simbolo del 'melting pot' della Grande Mela, con i suoi treni che ogni giorno trasportano milioni di persone di ogni razza, religione, estrazione sociale.
Ora l'iconica 'subway' della metropoli più frenetica al mondo rischia di essere una delle vittime illustri della pandemia, sempre più sull'orlo della bancarotta. E' una crisi dalle ripercussioni inimmaginabili sull'intera città, perchè è impensabile far ripartire l'economia di New York senza la sua metropolitana, la sua linfa vitale. Una rete che è sopravvissuta alla grave crisi finanziaria degli anni '70, quando la criminalità imperversava nei suoi sotterranei, e poi alla tragedia dell'11 settembre 2001, e ancora alla devastazione dell'uragano Sandy nel 2012. Adesso i suoi vagoni deserti per colpa del nemico invisibile hanno portato in poche settimane a un buco di quasi 9 miliardi di dollari, col 90% dei suoi passeggeri spariti nel nulla, e un crollo delle entrate senza precedenti.
Addio dunque all'ambizioso piano da 54 miliardi per trasformare di nuovo la vecchia subway newyorchese nella piu' moderna al mondo, rifacendo il look ad una rete in gran parte obsoleta, con segnali che risalgono agli anni '30, una struttura in gran parte malandata, carrozze spesso poco sicure e barriere architettoniche non degne di una grande metropoli. Passata questa crisi i soldi serviranno a malapena per far ripartire il tutto a regime, ma col rischio di un drastico taglio delle corse, di tempi di attesa ancor piu' lunghi e, nonostante ciò, di un aumento sensibile del caro-tariffe. Intanto il personale della Mta, la societa' che gestisce i trasporti pubblici, e' tra le vittime principali del virus: 2.400 dipendenti positivi, 4.000 in quarantena, 79 morti.
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