Un talento quasi centenario: malgrado l'età avanzata, 98 anni, un medico francese, Christian Chenay, rimane fedele al giuramento di Ippocrate e continua a recarsi in visita dai suoi pazienti nonostante i rischi legati al coronavirus.
Dopo aver superato l'influenza Spagnola negli Anni '20 nonché il tifo durante la Seconda Guerra Mondiale, il medico più anziano di Francia si trova ora a dover affrontare la terza grande epidemia della sua esistenza. "Non ho mai vissuto una cosa del genere - dice citato dal giornale 20 Minutes - Per il tifo avevamo maschere a gas e, fortunatamente, c'era un trattamento. Ora non c'è neanche modo di sapere chi è malato e chi no". "Dinanzi a questo virus ci si sente impotenti", aggiunge il dottore generalista impiantato a Chevilly-Larue, nella banlieue di Parigi.
All'inizio dell'epidemia, Monsieur Chenay era stato costretto a chiudere il suo studio ma ha comunque continuato, nonostante i rischi, ad assistere i suoi pazienti residenti in una casa di riposo della zona. Una storia commovente che ha richiamato l'attenzione dei media britannici. "Abbiamo tutti paura. Faccio molta attenzione. Mia moglie è terrorizzata, ha ragione, ha paura che porti il virus a casa", dice in una commovente videointervista realizzata dalla BBC. Diverse volte a settimana, il dottore sale dunque a bordo di un'auto e nonostante i pericoli legati al nemico invisibile va al capezzale dei suoi assistiti nella residenza per anziani. "Non posso abbandonarli in piena epidemia. Non possono sbrigarsela da soli", afferma, aggiungendo che al momento la casa di riposo in cui presta servizio ha "avuto molta fortuna, perché non è stata colpita dal coronavirus". Pensione? "Ho quasi 99 anni - conclude - devo ridurre la mia attività per tutta una serie motivi. Lavoro più lentamente rispetto a prima, un pochino devo fare attenzione", anche se per lui, di fermarsi, non è questione. Auguri dottore.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA