Il presidente della Tanzania John Magufuli torna a far parlare di sé durante la pandemia, che lo ha visto protagonista di azioni controverse. L'ultima in ordine cronologico vede l'invio di un aereo in Madagascar per prendere un tonico alle erbe, tratto dalla pianta dell'artemisia e considerato curativo nonostante l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) abbia ribadito l'inesistenza attuale di un rimedio contro il coronavirus, mettendo in guardia le persone da illusorie automedicazioni. Nonostante questo, il successo di ordini della bevanda in Africa non si arresta, visto che dopo il suo ritiro in Guinea-Bissau sabato scorso, anche il presidente della Repubblica del Congo si è impegnato a importarla e una spedizione è stata assicurata in Guinea Equatoriale. Lanciata come Covid-Organics, la soluzione è stata commercializzata dopo un test su meno di 20 persone per un periodo di tre settimane.
L'artemisia è alla base di un ingrediente usato nel trattamento contro la malaria. Parlando in televisione e sordo ai moniti delle autorità sanitarie internazionali, Magufuli ha affermato di essere in contatto con il governo del Madagascar e che avrebbe inviato un aereo per fare il carico di questo medicinale. Il presidente tanzaniano è già stato oggetto di critiche per non aver chiuso i luoghi di culto, incoraggiando anzi i fedeli a radunarsi in preghiera nelle chiese con la motivazione che il virus è "satanico", quindi non può svilupparsi nei luoghi di Dio in cui c'è "la vera guarigione". Magufuli si è segnalato anche per le perplessità manifestate nei confronti dei kit di test da lui fatti usare su una papaia e una capra all'insaputa del laboratorio e poi risultati positivi al virus. Questo esito ha dato al presidente della Tanzania motivo di dubbio sulla credibilità dei test e del centro in cui si elaborano a livello nazionale, consentendogli di contestare le critiche per i 480 casi confermati, numero che secondo lui potrebbe essere esagerato.
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