Se una cosa ha insegnato la pandemia da coronavirus al presidente messicano Andrés Manuel López Obrador è che nelle situazioni difficili ciò che conta per la gente non è il denaro ma, ad esempio, la tutela della salute, elemento centrale dell'organizzazione sociale di un Paese.
Così oggi, nella sua conferenza stampa quotidiana a Città del Messico, López Obrador ha rivelato che intende mettere a punto un indice nuovo per misurare il benessere, alternativo a quello del Prodotto interno lordo (Pil) utilizzato dagli economisti.
Non si sa se lanciando l'iniziativa il leader progressista aveva in mente l'indice di Felicità interna lorda (Fil), che da anni si misura nel piccolo stato montuoso asiatico di Buthan, e che si basa su elementi quali la qualità dell'aria, la salute dei cittadini, l'istruzione e la ricchezza di rapporti sociali.
Solo con la misura del Pil, ha sottolineato, "non si può capire come sta veramente la gente". Anzi, "il raggiungimento di un alta percentuale in quell'indice spesso avviene con la distruzione del territorio, danneggiando l'ambiente e senza preoccuparsi se la gente si ammala. E' crescere per crescere".
Per questo, ha ancora detto, "voglio proporre l'ipotesi di un indice del benessere" che, magari, "non piacerà ai tecnocrati, ma che potrebbe invece buono per noi".
Per cui López Obrador convocherà economisti, matematici, sociologi,antropologi, psicologi e altri specialisti a cui chiederà di realizzare "un nuovo parametro" che permetta di capire a che punto è il benessere reale della società". Infine il capo dello stato ha sostenuto che "non serve la crescita se non accompagnata da più uguaglianza. E quindi bisogna aggiungere democrazia alla formula. Ci deve essere crescita con onestà, austerità, benessere, cultura e felicità".
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