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francia - Parla Buzyn, 'io aggredita fisicamente e minacciata di morte'

francia - Parla Buzyn, 'io aggredita fisicamente e minacciata di morte'

28 maggio

PARIGI, 14 giugno 2020, 20:59

Redazione ANSA

ANSACheck

Agnès Buzyn © ANSA/EPA

Agnès Buzyn © ANSA/EPA
Agnès Buzyn © ANSA/EPA

"Non ero pronta ad una tale violenza": dura testimonianza dell'ex ministra della Salute e candidata macroniana a sindaca di Parigi nel ballottaggio del 28 giugno, Agnès Buzyn, che intervistata questa mattina a radio France Inter si è detta vittima di pesanti minacce, incluso di morte, e anche di un'aggressione fisica mentre si trovava sola. In silenzio dalla fine del primo turno del marzo scorso, poco prima del confinamento dovuto al coronavirus, dove ha raggranellato soltanto un 17,3% di voti classificandosi 3/a ben distanziata da Anne Hidalgo (socialista) e Rachida Dati (Les Republicains), Buzyn ha parlato della sua traversata nel deserto, lontana dai media, seguita anche alle critiche per aver deciso di lasciare il ministero della Salute e candidarsi a Parigi mentre dalla Cina stava arrivando il nemico invisibile.
    "Sto bene, ho osservato e riflettuto. I francesi hanno paura e posso capirli, non eravamo preparati ad un tale dramma", dichiara nell'intervista a Léa Salamé. La donna di 57 anni, madre di tre figli, parla delle aggressioni subite e le minacce di morte: "Ho ricevuto minacce verbali sui social network, un'aggressione fisica mentre mi trovavo da sola, spero, che non continui". Dal mese di aprile, l'ex ministra medico di professione vive sotto protezione di polizia, in particolare, a causa degli attacchi antisemiti subiti da lei e dal marito Yves Lévy. Attacchi che sono andati ad intensificarsi "dal 16 marzo scorso", alla vigilia del confinamento decretato da Macron. "Ero pronta perché sapevo che la vita politica è molto dura.
    Ma non ero pronta ad una tale violenza, è inaudito, una violenza complottista, attacchi antisemiti, legati anche a questa paura dell'epidemia, ad un antico riflesso nelle popolazioni di cercare un responsabile". Un tempo difficile, che ora la fa sentire piu' forte. "Ho avuto anche tanto sostegno in realtà - spiega - Oggi ne esco piu' forte e pronta a lottare". Una lotta che continuerà dunque il 28 giugno, nel voto parigino in cui al momento si è piazzata terza, dietro a Hidalgo e Dati. 

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