Il prevedibile pasticcio delle date di riapertura sfalsate tra Italia e Francia genera caos e malumore in questi giorni alla frontiera fra i due paesi a Mentone. Dove è facilissimo entrare in Italia, che da ieri ha riaperto i suoi confini, ma non è affatto facile tornare in Francia, dal momento che Parigi ha fissato al 15 giugno la luce verde a tutti gli spostamenti.
Se da ieri i turisti europei possono andare e venire in Italia, passo decisivo verso un'estate "normale", la Francia - dove dal 2 giugno si può circolare liberamente sul territorio nazionale senza più bisogno di attestazioni - continua ad applicare restrizioni per l'ingresso sul suo territorio.
A Mentone, oltre a file e controlli, in parecchi si sono visti multare di 135 euro, l'ammenda sempre in vigore per chi non è in grado di presentare ai controlli "un'attestazione internazionale di circolazione" e "un motivo valevole" che giustifichi il fatto di essere andato in Italia e voler ora rientrare.
Alla dogana, i media francesi parlano di traffico decuplicato da quando le frontiere italiane sono state riaperte, con francesi che hanno ripreso l'abitudine di andare a fare acquisti meno cari (soprattutto pasta e sigarette). I controlli sono sistematici: "si può andare in Italia, ma non si può rientrare in Francia - racconta un abitante di Mentone intervistato da Le Parisien - quindi se uno rischia di restare bloccato, non vale la pena". "Sono andata a fare jogging, volevo passare il confine - spiega un'altra - ma mi hanno consigliato di aspettare fino al 15 giugno, giorno di riapertura delle frontiere francesi, ndr). Sono tornata indietro".
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