E' una storia d'amore dei tempi del Covid-19, che forse non ci sarebbe stata senza la pandemia: Arlette e Jean-Pierre hanno costruito il loro rapporto nonostante le severe restrizioni, il distanziamento fisico e i gesti di protezione imposti quotidianamente nel loro nido, la casa di riposo di Bonneuil-sur-Marne, a est di Parigi.
La love story è stata un colpo di fulmine come racconta ai media locali Arlette, che è rimasta folgorata da Jean-Pierre immediatamente dopo il suo arrivo nell'istituto, proprio mentre cominciava il lockdown del 17 marzo. E' bastato sedersi a tavola, alla mensa, pronunciare le prime parole, intrecciare la prima discussione ed è stato subito idillio.
Non era scontato che una coppia potesse avere un futuro fra mille divieti: nessuna visita dei familiari, mascherina obbligatoria, almeno un metro di distanza, nessun contatto.
Eppure, niente ha fermato la passione di Arlette e Jean-Pierre, da oggi premiata dall'allentamento delle regole: a gruppi di due si può ormai andare a trovare le persone anziane, i familiari, persino i bambini sono accettati. Intervistata da una radio locale, Arlette non svela come ha fatto ad aggirare i divieti e raggiungere il suo spasimante al piano uomini di un istituto in cui le camere erano isolate e sorvegliate. Eppure i due hanno trascorso ore a discutere, a conoscersi, a scoprirsi.
Addirittura, ha detto Jean-Pierre, il lockdown potrebbe averli spinti uno nella braccia dell'altra: "è stato comunque più piacevole che rimanere isolati da soli in casa a mordere il freno". Unica confessione dei due amanti del Covid-19: nonostante le distanze obbligatorie, ci è scappato "qualche bacio durante gli incontri".
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