Le proteste contro gli abusi dei poliziotti in Kenya sono sfociate in un triplice omicidio commesso da agenti, poi arrestati. Tutto ha avuto luogo a Lessos, situato a ovest del Paese e in cui una folla di conducenti di moto-taxi (detti boda boda) ha protestato per l'arresto di un collega accusato di non aver indossato la mascherina, ignorando così una delle linee guida per arginare la diffusione del coronavirus.
Il giornale Standard riferisce che nella disputa tra il tassista e la polizia è intervenuto un calzolaio, il 40enne Lazarus Kirop, che protestava per l'arresto. Il Daily Nation aggiunge che gli agenti - per soprassedere- avrebbero chiesto una bustarella di 50 scellini kenioti, pari a 50 centesimi di dollaro. Kirop, pochi istanti dopo, è stato ucciso dagli agenti a colpi di arma da fuoco.
In centinaia si sono allora diretti alla stazione di polizia dando alle fiamme la casa di un ufficiale, ha riportato ancora il Daily Nation. Dopo il calzolaio sono state uccise altre due persone, afferma la stessa polizia in una dichiarazione con cui si annuncia che saranno intrapresi "severi provvedimenti disciplinari contro qualsiasi altro agente ritenuto colpevole".
Si tratta dell'ennesimo episodio che porta a galla le brutalità delle forze dell'ordine in Kenya durante la pandemia di Covid-19. All'inizio di questo mese l'Ipoa, autorità indipendente di controllo della polizia keniota, ha affermato che almeno 15 persone sono state uccise per far rispettare il coprifuoco imposto con l'obiettivo di contenere il virus. Il Paese registra attualmente 5.384 contagi e 132 decessi.
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