La Conferenza delle Parti (Cop) dell'Unfccc (Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici) si è tenuta la prima volta a Berlino nel 1995. La Convenzione era stata creata da tutti i paesi Onu a Rio de Janeiro nel 1992. Lo scopo della Cop, che si tiene una volta all'anno in una città sempre diversa, è decidere come combattere l'effetto serra dovuto alle emissioni umane di gas climalteranti (anidride carbonica, protossido di azoto, metano).
Nel 1997, alla Cop3 di Kyoto, ci fu il primo impegno vincolante preso dai paesi per ridurre le emissioni. La conferenza più importante è stata la Cop21 di Parigi del 2015.
In quell'occasione è stato firmato l'Accordo di Parigi: tutti gli Stati Onu si sono posti come obiettivo di mantenere il riscaldamento globale sotto 2 gradi dai livelli pre-industriali, possibilmente sotto 1,5. I singoli stati a Parigi hanno preso impegni vincolanti per tagliare le loro emissioni di gas serra, gli Ndc (Nationally Determined Contributions). Questi impegni secondo l'Accordo devono essere aggiornati ogni 5 anni.
L'aggiornamento degli Ndc, previsto per il 2020 alla Cop26 di Glasgow, è slittato al 2021 a causa della pandemia. L'aumento degli impegni di decarbonizzazione dei singoli stati è il dossier più importante della conferenza, e anche quello più difficile e più a rischio di fallimento.
La Cop26 dovrebbe poi attuare altri tre punti previsti dall'Accordo di Parigi: il fondo da 100 miliardi di dollari all'anno per aiutare i paesi poveri a decarbonizzare; il mercato internazionale delle emissioni di carbonio (come l'Ets europeo) previsto dall'articolo 6 dell'Accordo; il "Paris Rulebook", cioè l'insieme delle regole per attuare l'Accordo e per valutare quanto viene fatto da ciascun paese.
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