Novak Djokovic perde la sua partita più importante, la battaglia contro l'espulsione dall'Australia. Ecco il mese passato sull'ottovolante dalla racchetta numero 1 al mondo.
* 14 dicembre: Nole partecipa a una partita di basket a Belgrado dalla quale emergono diversi positivi al Covid.
* 16 dicembre: si sottopone al tampone antigenico, nonostante sia asintomatico, che risulta negativo. Ma per maggiore "prudenza", spiegherà poi, fa anche il tampone molecolare, al quale risulterà positivo.
* 17 dicembre: incontra sempre a Belgrado un gruppo di giovani tennisti, ma racconterà che non aveva ancora avuto il risultato del tampone molecolare mentre da un altro test rapido era risultato negativo.
* 18 dicembre: rilascia un'intervista a un giornalista dell'Equipe. Ammetterà in seguito che era consapevole di essere stato contagiato, senza però rivelarlo al reporter per non "deluderlo" annullando l'intervista.
* 4 gennaio: conferma di essere diretto agli Australian Open provvisto di un'esenzione medica visto che non è vaccinato. Le regole prevedono infatti che i partecipanti siano vaccinati o esentati da esperti.
* 6 gennaio: l'Australia annuncia di aver cancellato il visto d'ingresso di Djokovic al suo arrivo a Melbourne dopo averlo interrogato. Al controllo il campione conferma di non essere vaccinato. Viene trasferito in un centro di detenzione per immigrati e i suoi legali ricorrono in appello.
* 9 gennaio: il governo respinge le motivazioni degli avvocati secondo cui il giocatore era esente dal vaccino perché aveva avuto il virus.
* 10 gennaio: il tennista vince il primo set contro il governo australiano. Il giudice ne ordina l'immediato rilascio e revoca la cancellazione del visto.
* 11 gennaio: Nole si allena mentre le autorità indagano per capire se abbia presentato una falsa dichiarazione all'arrivo a Melbourne.
* 12 gennaio: Djokovic ammette "errori" nei documenti di viaggio (laddove aveva dichiarato di non aver viaggiato nei 14 giorni precedenti mentre in realtà si era recato in Spagna dalla Serbia) e nella sua condotta. I legali si affrettano a fornire le spiegazioni al tribunale mentre il governo valuta se annullare di nuovo il visto.
* 13 gennaio: il campione serbo viene sorteggiato al primo turno dell'Australian Open, ma rimane l'incertezza sulla sua partecipazione.
* 14 gennaio: il governo annulla il visto per la seconda volta mentre i legali ricorrono in appello. La palla passa alla Corte federale.
* 15 gennaio: il ministro dell'Immigrazione Alex Hawke giustifica la revoca del visto sostenendo che la presenza di Djokovic "potrebbe alimentare un sentimento no vax".
* 16 gennaio: Djokovic perde il match point contro il governo. La Corte federale respinge il ricorso e ne ordina l'espulsione. Il campione lascia l'Australia poche ore dopo, alla vigilia dell'apertura del torneo.
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