Fino a domenica 11 settembre sognare è lecito. Quel giorno per gli Stati Uniti, dal 2001, non è più lo stesso; forse la finale degli Us Open di tennis contribuirà ad alleggerire l'atmosfera commemorativa delle stragi di New York e Washington. O forse farà da corollario alle cerimonie disseminate per la Grande Mela.
L'ultimo Slam di una stagione completa, che andrà in scena come sempre sul cemento dei campi Arthur Ashe e Louis Armstrong, offre la possibilità di andare a caccia dei titoli difesi di Daniil Medvedev, che l'anno scorso vinse il primo Major in carriera, sconfiggendo in finale il serbo Novak Djokovic, e da Emma Raducanu, protagonista di una cavalcata straordinaria, partendo delle qualificazioni. A parte i forfait del 'no vax' Djokovic e di Alexander Zverev (rottura dei legamenti della caviglia al Roland Garros) saranno in campo quasi tutti i big.
Tra i favoriti per la vittoria riflettori su Rafa Nadal, che punta a chiudere la sequela dei grandi appuntamenti con la conquista della leadership nel ranking Atp. In caso di vittoria a New York, il maiorchino sarebbe nuovamente n.1, e a prescindere dai risultati degli altri. A Nadal, per insediarsi sul trono del tennis mondiale, basterebbe che Medvedev, Tsitsipas, Ruud e Alcaraz non arrivassero in finale. Ma è il successo a interessargli, che gli varrebbe il 23/o Major in carriera: come Serena Williams nella classifica di sempre, che vede in cima Margaret Court a 24 titoli. Se Nadal si fermasse in anticipo, allora uno fra Medvedev, Tsitsipas, Alcaraz e Ruud si prenderebbe la vetta dell'Atp.
Gli azzurri erano partiti in 18, ne sono rimasti solo cinque nel tabellone principale: Jannik Sinner, Matteo Berrettini, Lorenzo Musetti, Fabio Fognini e Lorenzo Sonego. Per l'altoatesino, dal terzo turno in poi, il cammino sarà pieno di trappole, con potenziali sfide contro Dimitrov, Hurkacz, Alcaraz e lo stesso Nadal. Berrettini doveva esordire contro Dellien, ma il forfait del boliviano ha generato il ripescaggio del cileno Jarry, che è ben'altra cosa. Il romano, in un possibile ottavo, troverebbe Tsitsipas. Peggio è andata a Musetti, che esordirà contro Goffin, potrebbe incrociare Hurkacz al terzo turno e Sinner agli ottavi. Sonego e Fognini hanno il futuro segnato.
L'assenza di Angelique Kerber, nel torneo Wta, apre il pronostico. Non ci sarà anche Elina Svitolina, semifinalista a Flushing Meadows nel 2019. Sorteggio ok per Martina Trevisan, contro la Rodina; Camila Giorgi, che affronterà la Bondar; e Lucia Bronzetti, favorita contro la Davis. La favorita? La polacca Iga Swiatek sembra sgonfia, Kontaveit, Badosa, Sakkari, Sabalenka, Ostapenko, Krejcikova e Stephens hanno finora giocato al di sotto delle proprie possibilità. Attenzione, dunque, a Simona Halep, vincitrice a Toronto, e alla cinese Qinwen Zheng.
Sarà l'ultimo torneo di Serena Williams, che sogna nemmeno troppo sommessamente di agganciare la Court a quota 24 Slam, ma sarà dura. Il debutto contro Danka Kovinic è agevole, il resto verrà da sé. Serena giocherà anche il doppio con la sorella Venus: insieme cercheranno il 15/o Slam, il terzo agli Us Open.
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