Il Manchester City si è qualificato alle semifinali di Champions League, eliminando il Bayern Monaco con un 4-1 complessivo che non lascia dubbi sull'andamento della doppia sfida dei quarti. Il 3-0 di una settimana fa a Manchester aveva messo la squadra di Pep Guardiola nelle condizioni di non soffrire nel ritorno e nemmeno un 'evento', il rigore sbagliato nel primo tempo da Erling Haaland, ha cambiato il corso delle cose, dato che il norvegese si è subito rifatto, siglando l'1-0 nella ripresa e confermando per i suoi l'appuntamento al prossimo turno con il Real Madrid, dato che l'1-1 di Kimmich su rigore è risultato ininfluente. In finale, la vincente affronterà poi di sicuro un'italiana, Inter o Milan. Guardiola non ha modificato la formazione messa in campo all'Etihad Stadium e nonostante l'ampio vantaggio non ha soprattutto rinunciato ad Haaland, autore finora di 47 reti in 40 partite col City. Tuchel, costretto ad una rimonta 'impossibile', ha lasciato in panchina Sadio Mane, 'punito' dal club dopo una lite con il compagno di squadra Sane, e Thomas Mueller, schierando in avanti Choupo-Moting, Coman e lo stesso Sane. Un attacco che non ha saputo fare male a Ederson, prima e dopo il dono fatto da Haaland. Trovatosi sul dischetto al 38' dopo un fallo di mano di Upamecano, il norvegese ha sparato il pallone sopra la traversa, disparandosi. Nella ripresa, però, l'attaccante si è rifatto concludendo in rete un'azione ispirata da De Bruyne negli ampi spazi lasciati in difesa dai padroni di casa. E' il suo 35/o gol in Champions League, ottenuto in sole 27 partite, un primato che polverizza quello precedente di van Nistelrooy, che aveva impiegato 42 incontri per mettere insieme lo stesso bottino. Ora lo attende la sfida col Real di Carlo Ancelotti e Benzema.