La prima votazione è ormai alle spalle. La seconda e la terza, previste per venerdì, serviranno soprattutto per testare la compattezza del sostegno a Sergio Mattarella. La quarta, salvo svolte clamorose e improbabili 'frotte' di franchi tiratori, dovrebbe invece essere quella buona per eleggere il candidato voluto dal premier Matteo Renzi. Sarà la prima votazione dove basta la maggioranza assoluta, quindi 505 sì e, al momento, Renzi può contare su 554 voti sicuri con la speranza che il numero cresca fino a oltre 580 unità.
Una maggioranza, quindi, autonoma dal fronte del centrodestra composta da FI e Ncd. E' improbabile che l'ex ministro palermitano abbia il 'pass' numerico per salire al Quirinale già in una delle due votazioni previste venerdì, entrambi richiedenti il quorum dei 2/3, pari a 673 voti. Mattarella in queste ore ha il deciso sostegno dei 444 Grandi elettori dem (ai quali vanno aggiunti Valeria Fedeli e Laura Boldrini, presidenti di Senato e Camera che non votano), il placet dei 34 Grandi elettori Sel e quello dei 45 votanti dei gruppi Scelta Civica e Per l'Italia. Certo, o quasi, il sostegno anche dei 31 Grandi elettori del gruppo Autonomie-Psi-Pli (nel quale figura l'ex Capo dello Stato Giorgio Napolitano) e che, nelle consultazioni di martedì aveva inserito il nome del padre del Mattarellum tra quelli visti con maggiore favore.
Si arriva, così, ad un tesoretto di 554 Grandi elettori sulla cui base Renzi dovrebbe incassare l'elezione del suo candidato, sabato mattina, potendo contare su un pacchetto di 49 voti maggiore a quello della maggioranza assoluta. Pacchetto che si potrebbe ulteriormente arricchire con il folto (ma tutt'altro che compatto) gruppo degli ex M5S: 35 grandi elettori che farebbero salire la platea pro-Mattarella a 589 unità. Dunque, sabato il futuro presidente della Repubblica potrebbe essere scelto da un numero voti che ballerà tra i 554 e i 589, ferma restando l'incognita Gal (15 unità) che oggi ha comunicato l'orientamento di aggregarsi alla scelta renziana. FI invece conta su 143 Grandi elettori, Area Popolari su 77. Entrambi, hanno annunciato, voteranno scheda bianca anche alla quarta.
E solo una loro, repentina e improbabile, virata verso Mattarella permetterebbe a Renzi di chiudere la partita già domani. Anche perché sui restanti Grandi elettori (ad eccezione di 7 non riconducibili a nessun partito) Renzi e il Pd non sembrano davvero poter contare. Lega e Fdi (48 Grandi elettori) ribadiscono ciclicamente il loro diniego e il M5S, con i suoi 128 Grandi elettori, oggi ha votato quasi compatto il candidato della Rete, Imposimato. Nelle prossime ore, tuttavia, il Movimento potrebbe cambiare la rosa da sottoporre al web, inserendo anche il nome di Mattarella e mutando drasticamente i numeri favorevoli all'ex ministro Dc.