Si è aperto il 28 marzo il processo di appello ad Antonio Logli, il marito di Roberta Ragusa, la donna svanita nel nulla dal gennaio del 2012 a San Giuliano (Pisa). Sono trascorsi più di sei anni dalla scomparsa; ci sono stati due processi (compresa la prima udienza preliminare conclusa con il non luogo a procedere nei confronti del marito), che non hanno scritto la parola fine su uno dei più recenti e intricati gialli italiani.
FOTO: Luoghi e protagonisti del giallo
La donna svanì nel nulla la notte tra il 12 e il 13 gennaio 2012, dopo un litigio con il coniuge, Antonio Logli, avuta conferma che lui la tradiva con l'ex baby sitter dei loro figli. Il marito viene accusato di omicidio volontario e distruzione del cadavere e il 21 dicembre 2016 è stato condannato a 20 anni di reclusione con il rito abbreviato. Nelle settimane scorse, dopo aver vinto un contenzioso con il Comune di San Giuliano Terme, al termine del suo primo turno di lavoro da impiegato della polizia locale, Logli ha confermato che sarà presente in aula e che spera "di essere assolto". Ha sempre respinto ogni addebito, ma da anni ha scelto la strada di un impenetrabile silenzio rifiutando di sottoporsi a qualunque interrogatorio.
Nelle prime settimane l'assenza di Roberta Ragusa fu vista come un allontanamento volontario, ma con il tempo gli inquirenti hanno cominciato a sospettare di lui: tenne nascosta la relazione extraconiugale e il litigio con la moglie, ma anche di avere ordinato all'amante (ora nuova compagna) di gettare in un cassonetto i telefonini con i quali si sentivano quotidianamente e perfino di essere andato a chiedere spiegazioni il giorno dopo la scomparsa della moglie a un vicino di casa.
Il testimone Loris Gozi ha poi detto agli investigatori di avere visto Logli in auto la notte precedente, in un orario in cui lui invece aveva dichiarato di essere andato a dormire.
Nelle mani degli inquirenti ci sono indizi ma non prove risolutive. Il corpo di Roberta Ragusa non è mai più stato trovato. Il processo d'appello scriverà un nuovo capitolo, ma non sarà ancora la fine.
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