Foto di Vincenzo Tersigni
La Lista "L'Altra Europa con Tsipras" sembra proprio avercela fatta. La soglia del 4%, richiesta per entrare al Parlamento Europeo, dovrebbe essere stata superata. E la soddisfazione dei candidati è grande, anche se al momento per un commento più articolato si è deciso di attendere i risultati definitivi. Le proiezioni che danno la Lista Tsipras al 4%, sopra il Nuovo centrodestra, commenta una delle esponenti di punta della nuova formazione, Barbara Spinelli, sono una "bella notizia e riducono certi entusiasmi del Pd, che è senz'altro il primo partito in Italia, ma ha sgominato gli alleati, divorandoli". Ncd, aggiunge la Spinelli, "è debolissimo e il partito di Monti è scomparso: è una mezza vittoria per Renzi", azzarda la giornalista, nonostante per i Dem sembra ormai profilarsi il dato assolutamente straordinario di una cifra intorno al 40%.
E' molto probabile che il governatore della Puglia Nichi Vendola, che in questa campagna elettorale avrebbe scelto il low profile per evitare "imbarazzi in tv sulla vicenda Ilva", come spiegavano nei giorni scorsi alcuni esponenti di Sel, non si pronuncerà prima di conoscere i dati definitivi. Ma già si sa che ha accolto il superamento della soglia del 4% con grande soddisfazione. Anche perché i media non hanno mai dedicato grandi spazi al nuovo organismo politico, se non per la celebre foto, postata su Fb proprio per attirare l'attenzione ("uso qualunque mezzo"), che ritraeva la giovane responsabile comunicazione, Paola Bacchiddu, in bikini "Minetti's style".
Ma nei giorni scorsi, la lista che si rifà al giovane politico Alexis Tsipras destinato a guidare il primo partito in Grecia, aveva ricevuto endorsement più che eccellenti soprattutto tra gli intellettuali. Un appello che alla luce dei fatti sembra aver avuto successo: oltre al musicista Nicola Piovani, si erano espressi a favore della formazione di sinistra lo scrittore Andrea Camilleri, Rita Borsellino, Gustavo Zagrebelsky, Stefano Rodotà, Sergio Staino, Vauro Senesi. "L'Altra Europa con Tsipras - aveva detto Rodotà - è l'unica vera novità di queste elezioni che incarna un'impresa difficile, ma necessaria", come se si trattasse di "un dovere civico".
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