Ultima settimana prima delle amministrative, con iniziative in tutta Italia. Il premier Renzi a Torino con il Piero Fassino. La candidata a sindaco di Roma, Virginia Raggi annuncia in caso di vittoria nove assessori più uno pro tempore.
"Il vero nemico da battere è il pessimismo. Giro come una trottola l'Italia, partecipo a inaugurazioni, cerco di trasmettere energia e entusiasmo perché sono assolutamente certo che il mondo di domani può vedere l'Italia protagonista. Mi accusano di essere un dispensatore di ottimismo. Ma in realtà io vorrei soltanto recuperare la fiducia degli italiani nell'Italia". Lo scrive il premier Matteo Renzi nella sua newsletter Enews.
"Dobbiamo avere consapevolezza che questo Paese non è un Paese tra i tanti, ma ha le potenzialità per essere leader, non follower. Il mio quotidiano assillo è questo: restituire autostima all'Italia", prosegue Renzi. "Ci sono molte cose che non vanno, certo. Chi le può negare? Ma se ce la mettiamo tutta, le cose possono cambiare e noi lo stiamo dimostrando.
Naturalmente si può sempre fare meglio. Si può fare sempre di più. Ma quelli che chiedono di fare meglio, diano una mano e ci sfidino in positivo, anziché sperare nell'autodistruzione del Paese. Se l'Italia torna a credere in se stessa, non ce n'è per nessuno", sottolinea il presidente del Consiglio.
"Quello che, in fin dei conti ci distingue da quelli che dicono sempre di no o che - più semplicemente - hanno paura, è che noi siamo convinti che questo mondo che corre veloce chieda qualità e bellezza, talento e creatività. Chieda Italia, insomma. Ma i cittadini globali di oggi, e gli italiani più degli altri, hanno paura del futuro. È come se lo considerassero una grande minaccia, non una grande opportunità", sottolinea Matteo Renzi. "Le trasformazioni della società fanno oggettivamente impressione. Interi settori economici rischiano di essere trasformati. Che succederà con la manifattura 4.0? E cosa produrranno le auto senza guidatore? Come vivere in un mondo dove si campa di più (evviva!), ma di conseguenza la spesa sanitaria deve essere ripensata? Potrei continuare", prosegue.
"Siamo un grande popolo, ce l'abbiamo sempre fatta e questo mondo iperconnesso e ultrarapido paradossalmente valorizza al massimo le nostre qualità". "Dobbiamo tornare a credere in noi stessi. Gli economisti dicono che è il fattore fiducia, ma io userei una parola diversa: autostima. L'Italia deve tornare a volersi bene, a stimarsi, ad apprezzare ciò che viene fatto. Dobbiamo tornare ad ammirare chi ce la fa, non a invidiare chi ce la fa", conclude.
"Siamo l'unico partito in Italia che non butta fuori quelli che non la pensano come loro, che dialoga e discute, che pensa di essere una comunità, che si guarda negli occhi e non manda mail anonime, non manda persone a dirti ciò che devi fare e ciò che non devi". Lo ha detto Matteo Renzi a un'iniziativa elettorale con Piero Fassino a Torino.
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