"Sarò il sindaco di tutti". Clemente Mastella vince il ballottaggio nel capoluogo sannita e inizia la sua ennesima rinascita politica. Lo fa a 69 anni, con piglio giovanile: "Hillary Clinton ha la mia stessa età, Donald Trump ha quattro anni più di me, per non parlare di Bernie Sanders. A loro nessuno chiede quanti anni hanno, a me lo chiedono tutti". Esattamente 40 anni fa il giovane Clemente entrava in Parlamento sotto le insegne della Dc, militando nella sinistra di base. Con De Mita ha una solidissima intesa politica, che solo Tangentopoli e il crollo dello scudocrociato riescono a infrangere. Dalla prima alla seconda Repubblica, resta protagonista: nel 1994 con Pierferdinando Casini Mastella fonda il Ccd, entrando nel governo Berlusconi con il ruolo di ministro del Lavoro. Dopo una lunga militanza nel centrodestra fonda l'Udeur, passa al centrosinistra e diventa ministro della Giustizia nel secondo governo Prodi. Si dimette quando riceve un avviso di garanzia provocando l'effetto domino che porta alla caduta dell'esecutivo. "Qualcuno - commenta - voleva impedirmi di fare il ministro della Giustizia e mi hanno fatto lo sgambetto. Cadendo sono finito su Prodi ed il governo e' caduto.
Ma il piano era chiaro, volevano fare fuori tutti i democristiani, una resa dei conti senza ricorrere a mani pulite". Torna a fare politica nel centrodestra, diventa eurodeputato sotto le insegne di Forza Italia. Fino alla decisione di candidarsi come sindaco di Benevento, alla guida di una coalizione di centrodestra, sconfiggendo il vicesindaco della Giunta di centrosinistra uscente, Raffaele Del Vecchio. Al suo fianco, come sempre, la moglie Sandra Lonardo, già presidente del Consiglio regionale quando il partito di Mastella era alleato in Campania con Bassolino e il Pd. Tra le prime cose che farà da sindaco, una telefonata "al premier Renzi e al governatore della Campania De Luca per chiedere risposte concrete ed immediate agli alluvionati della città, che ad otto mesi dal disastro ancora non hanno ricevuto un euro". Poi intende incontrare il presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone al quale chiederà "sostegno, soprattutto per gli appalti pubblici da affidare per il Comune". Ma la prima priorità per Mastella sono le contrade periferiche di Benevento dove, denuncia, "mancano i servizi essenziali, come fognature, luce, gas e acqua". Impegno strettamente locale ma senza mai perdere di vista la ribalta nazionale. "Salvini? Mi rompeva le palle ogni volta che andava in tv dicendo che non voleva accordi con me". Oggi cosa gli direbbe? "Ma chi ti vuole? Se qui non hai un voto, pensa ai cavoli tuoi, che dopo 23 anni la Lega ha perso anche Varese, a chi vuoi dare lezioni?". E la novità dei Cinquestelle? "Hanno finito la loro 'età dell'innocenza'. Ora non sono più contro il sistema, ormai devono governare come tutti, dare spiegazioni e risposte, come dovrò fare io".
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