Sindaco o sindaca? I comici di Roma scelgono la versione al femminile per la neo eletta Virginia Raggi. "A Roma il sindaco è la sindaca... 'Hai visto la sindaca?'. Ma io la chiamerei la Raggi, in una città come Roma che c'ha otto mesi di sole anche il cognome va bene", scherza Antonio Giuliani a margine della presentazione della stagione 2016-2017 del Teatro Olimpico di Roma. "Una diatriba che risale ai tempi di 'Avanzi'" per Francesca Reggiani. "Se non toppa questa sfida - aggiunge l'attrice - è un fatto epocale, soprattutto per le donne perché viviamo in un Paese misogino e con uno sguardo parecchio maschile".
E nel suo spettacolo di "disamina della realtà attraverso gli occhi delle nuove donne al potere, da Hillary Clinton alla Boschi, dall'Appendino alle Ande", annuncia anche l'imitazione della Raggi. "Io la chiamerò 'la sindaca' - promette Max Paiella - e forse metterò una parrucca per imitarla" anche se "per ora non ha dato grandi spunti". Poi si concede a un'anticipazione: "Immagina una parrucca nera", dice, ma anziché imitare la prima cittadina di Roma imita Beppe Grillo. Versione femminile anche per Claudio "Greg" Gregori, che però propone di chiamare Virginia Raggi "sindachessa", "dottoressa, professoressa, maestra". Maurizio Battista, infine, sceglie "sindaca" e conclude: "E' una donna, per cui qualcosa di meglio di un uomo farà di sicuro".
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